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Dopo una coraggiosa lotta contro il suo male, è morto il direttore di LiveSicilia, Francesco Foresta. Aveva 49 anni.

francesco forestaE' morto nel pomeriggio, dopo una breve malattia, Francesco Foresta, 49 anni, fondatore e direttore di LiveSicilia. Aveva iniziato da giovane al Giornale di Sicilia con lo sport. Poi era passato alla cronaca bianca e alla politica comunale per arrivare da cronista parlamentare a Palazzo dei Normanni. Nei primi anni '90, giovanissimo, la promozione a vicecaporedattore del Giornale di Sicilia. Fu anche corrispondente de Il Giornale di Indro Montanelli. Nel 2008 le dimissioni dal quotidiano palermitano per la nuova avventura editoriale. Prima i periodici I love Sicilia ed S e, infine, il sito Livesicilia, realtà che presto ha assunto un ruolo importante nel panorama dell'informazione siciliana. Nell'ultimo giorno del 2014, Foresta aveva nominato come suo condirettore Giuseppe Sottile, ex vicedirettore del Giornale di Sicilia, comunicando ai lettori in un editoriale di non essere in condizioni di poter continuare a dirigere il giornale a causa di gravi problemi di salute.

"Dopo una coraggiosa lotta contro il suo male, è morto oggi pomeriggio il direttore di LiveSicilia, Francesco Foresta. La comunità di LiveSicilia si stringe intorno a Donata, Francesco, alla famiglia e a tutti coloro che soffrono per questo immenso dolore", è quello che si legge su livesicilia.it.

Sposato con Donata Agnello, Francesco Foresta lascia un figlio, Francesco jr. Ai familiari di Foresta, ai colleghi di LiveSicilia, I love Sicilia e S, vanno le condoglianze dell'Associazione Siciliana della Stampa.


Il ricordo di Francesco Foresta scritto da Giancarlo Macaluso per il Giornale di Sicilia

Se n' è andato dopo pochi mesi di lotta impari. Una breve malattia ha ucciso ieri pomeriggio il giornalista Francesco Foresta. Fino all' ultimo - e lucidamente - ha combattuto contro un destino infame per un uomo che, come lui, aveva compiuto da poco 49 anni, era nato il 2 dicembre del 1965.
Creativo, brillante, ingegnoso, bravo, competente, frizzante. «Annusava» la notizia a mille chilometri di distanza e la trattava con un' effervescenza che non si traduceva mai in banalizzazione o superficialità.
Professionalmente aveva comin ciato a muovere i suoi passi, giovanissimo, al Giornale di Sicilia. Da «biondino» (in gergo il collaboratore alle prime armi) comincia a maneggiare i ferri del mestiere con grande sicurezza. Da qui prende avvio la sua carriera: cronista di bianca, cronista parlamentare, poi la promozione a vice caporedattore.
Nel 2006, col vento in testa e sempre nuove idee da piazzare sulla carta, con una piccola pattuglia di colleghi mette il primo mattoncino di quella che sarà la sua seconda vita professionale: il mensile patinato «I love Sicilia». E già nel titolo c' era tutta la sua vocazione a guardare avanti, a percorrere altre strade, a immaginare orizzonti nuovi, a mischiare le esperienze. Nel 2008, infatti, lascia il Giornale di Sicilia per dedicarsi anima e corpo alla sua nuova «visione» editoriale. Il mensile, però, sta troppo stretto a un «animale» da quotidiano come lui. Lo scorrere degli eventi, i titoli da piazzare, le notizie che si susseguono, le ultimora da verificare: l' adrenalina del giornalista è questa, signori. E lui lo sa. Non ne può fare a meno.
E, infatti, passano pochi mesi e assieme alle cose già avviate, lancia un quotidiano di informazione online: livesicilia.it, progetto che lo ha assorbito fino alle ultime ore della sua vita: infatti da direttore ha dato indicazione e suggerimenti sino a quando le forze glielo hanno permesso. Poi, ha dovuto pian piano mollare, arrivando ad affidare «momentaneamente» la guida del giornale a Giuseppe Sottile.
Ogni tanto gli piaceva giocare al calcio, portiere era il suo ruolo. Dati foso sosteneva il Palermo, sfegatata mente. Nel 2004, la squadra era in B, con un collega lanciò una scommessa: «Se andiamo in serie A mi taglio i capelli a zero». A fine campionato dovette pagare e in redazione spuntò una tosatrice. Lui, docilmente, pagò il pegno: cranio rasato.
Dal momento della sua morte sono piovuti a decine gli attestati di condoglianze alla sua famiglia e alla sua redazione. Il mondo politico e istituzionale ha avuto parole di affetto e stima alla sua memoria e alla sua attività di giornalista. Per tutti le parole del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: «Foresta è stato un visionario dell' informazione. Ha dato vita a strumenti che hanno permesso a migliaia di cittadini di conoscere, informarsi, scegliere e quindi partecipare».

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