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Appello Fnsi ai sindaci d’Italia per l'applicazione della legge 150/2000

L’informazione istituzionale non e' una scelta superflua: e' un diritto dei cittadini ed un dovere della pubblica amministrazione

Gentile Signor Sindaco,
in molte Amministrazioni locali del nostro Paese sono stati rinnovati i vertici. In tanti casi si è espressa una forte volontà di rinnovamento e di stabilità al tempo stesso. Forte è il desiderio dei cittadini di sapere, capire ed avere la possibilità di controllare per davvero l'attività e le scelte dei propri amministratori, in particolare dei Primi cittadini.
A questo fine è fondamentale il ruolo delle strutture che, nell'ambito della PA e dei Comuni in primo luogo, hanno il compito di rendere trasparenti e comprensibili le attività delle Amministrazioni, le ragioni delle loro scelte e le relative conseguenze, fuori da ogni impostazione propagandistica e di parte che non sta nei compiti e nel ruolo degli Uffici stampa che, come detta la legge 150 del 2000, devono essere diretti e composti da giornalisti.
La convinzione che gli addetti stampa siano un lusso da permettersi solo in tempi di "vacche grasse", quando i bilanci sono ricchi, non ci pare lungimirante. La funzione dell'informazione e della comunicazione istituzionale sono irrinunciabili. Anzi, sono ancora più necessarie nel momento in cui crescono le difficoltà e, quindi, occorre, con ancor maggiore capacità, comunicare con precisione e trasparenza le scelte del Comune.
La convinzione che il rapporto con i "giornalisti pubblici" debba essere fiduciario e, quindi, a termine, è errata perché viola i dettati delle legge 150 approvata 14 anni fa e che tuttora regola la informazione negli Enti pubblici.
Il rapporto a termine e fiduciario, per la legge, è in capo ad un'altra figura professionale, quella del portavoce.
Se, spesso, le scelte e le politiche delle Amministrazioni locali non sono state comprese è anche perché non sono state comunicate con professionalità e, a volte, con un taglio propagandistico conseguenza della mancata istituzione di uffici stampa professionalizzati.
Oggi, nell'era della informazione e della comunicazione in tempo reale e della multimedialità, i Comuni debbono avere la capacità di utilizzare tutte le opportunità che le varie piattaforme tecnologiche mettono a disposizione e ciò richiede professionisti "certificati", certificazione di cui l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti ed all'Istituto di previdenza della categoria (anche quest'ultima obbligatoria per norma) sono parte.
Per tali ragioni la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI, Sindacato unitario dei giornalisti), attraverso le sue articolazioni, cioè le Associazioni regionali di stampa, è pienamente disponibile a collaborare con le Amministrazioni comunali - così come con ogni altro Ente - per individuare le soluzioni migliori al fine di garantire, oltre che i diritti dei lavoratori dell'informazione, adeguate prestazioni professionali.
Anche per questa via si deve combattere la precarizzazione del lavoro che oggi tutti contestano e vorrebbero superare.
Con i più cordiali saluti.

Roma, 12 giugno 2014

Il Presidente FNSI
Giovanni Rossi