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Rai, via libera al concorsone per 93 giornalisti

Il Cda della Rai riunitosi il 12 giugno ha dato il via libera a un nuovo concorsone per giornalisti, affrontando anche il tema delle procedure di regolarizzazione degli “atipici” che lavorano nelle Reti, da continuare su un binario parallelo.

Una grossa opportunità per gli oltre 200 redattori senza contratto giornalistico che lavorano nelle varie emittenze Rai come Rainews24, Radio e Raisport. La selezione sarà su base regionale. Nessuna corsia preferenziale per i corsisti del Centro di Formazione giornalismo radiotelevisivo di Perugia e  gli “idonei” del 2014.
La decisione è scaturita dopo aver verificato gli esodi previsti a partire dal 2023, e le reali carenze d’organico, in particolare nelle sedi regionali. Il “Concorsone” procederà dunque indicando i posti vacanti nelle singole sedi, per un totale di 93 assunzioni. Tra settembre ed ottobre è previsto l’avvio delle prove selettive con l’obiettivo di stringere i tempi entro il 2019.

I 1700 giornalisti Rai quindi diventeranno presto duemila. Sempre che fili tutto liscio. Perché, a poche ore dalla notizia del nuovo concorso sono già partire le barricate degli idonei di quello vecchio: “Il nuovo concorso Rai per ora è stato solo deliberato. Non appena sarà bandito lo impugneremo, con una denuncia al giudice del lavoro e relativa segnalazione alla Corte dei Conti e alla Procura” ha chiarito all’AGI l’avvocato Vincenzo Iacovino, che assiste gli oltre cento giornalisti professionisti risultati idonei nel concorso Rai del 2015. Secondo Iacovino la Rai avrebbe dovuto evitare il concorso, pescando invece  dagli idonei dell’ultimo, bandito nel 2014 e realizzato nel 2015, nonostante la graduatoria sia scaduta nell’ottobre del 2018. “Lo dice la legge. Il comma 1096 della legge finanziaria del dicembre 2017, per le assunzione giornalistiche prescrive alla Rai, in un’ottica virtuosa di risparmio, di procedere a immissioni in organico di figure al livello retributivo più basso, attingendo in primis al personale idoneo inserito nelle graduatorie 2013 e 2015 ”. 
E i giornalisti usciti dalla scuola Rai di Perugia? Anche loro col cerino in mano, probabilmente. Lo Specialista.tv scrive: “Sembra che i circa 70 diplomati negli ultimi tre trienni, in attesa di collocazione, non saranno assimilati e non avranno neanche una corsia preferenziale a questo concorso” spiegando che i pareri legali sulla materia “avrebbero sconsigliato alla Rai passi falsi”.   
L’Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti, chiarisce all’AGI che “la graduatoria del concorso 2015 è scaduta l’anno scorso” e che il nuovo concorso nasce anche da una sua richiesta, relativa alla carenza di giornalisti, soprattutto nelle sedi regionali e alle previsioni sulle future uscite naturali, con relativa selezione pubblica "che risponda ai criteri di meritocrazia e trasparenza". Il segretario Vittorio Di Trapani è molto ottimista sui tempi per la stabilizzazione dei giornalisti a partita Iva.  “Stiamo stringendo, l’ad Fabrizio Salini vuole fortemente un accordo e ha manifestato la volontà di chiuderlo”.

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