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Assolto il fotoreporter-giornalista modicano Giovanni Antoci

tribunale sentenze

I fatti risalgono al 2012 quando fu presentato dall’allora sindaco Antonello Buscema, un esposto contro ignoti per inquinamento marino nelle acque di Marina di Modica, esattamente nel villaggio Marsa Siclà di Baia Samuele (Modica)

Aperte le indagini si scoprì che proprio in quei giorni erano arrivati nella struttura, quattro arabi provenienti da Dubai, per avviare trattative commerciali, accompagnati da Vincenzo Matarrese, noto costruttore pugliese e da una donna di origini marocchine, nelle vesti d’interprete. 

Alla fine le trattative con gli arabi sfumarono, ma intanto la Procura Antimafia di Catania aveva avviato un’indagine con l’accusa di “traffico illecito di reflui” ai danni della struttura di Marsa Siclà, che fu posta sotto sequestro, “bruciando” di fatto tutta la stagione estiva 2013 e affrontando un notevole deprezzamento, facile preda di speculazioni.

Ed è qui che entra in gioco Giovanni Antoci. Il giornalista, scoprì a luglio 2013, che l’interprete di origine marocchine (mediatrice culturale e immobiliare) che partecipò alle trattative con gli arabi, altri non era che la compagna del capitano della Compagnia Carabinieri di Modica, Alessandro Loddo, da qui la decisione del fotoreporter di rendere deposizioni spontanee circa un presunto interesse privato del capitano Loddo nell’indagine a lui affidata.  Si ipotizzava dunque il reato di abuso d’ufficio, indagine comunque che si concluse con l’archiviazione. Ma all’esito del decreto, Loddo presentò querela per calunnia contro Giovanni Antoci.

Oggi la sentenza definitiva da parte del giudice unico del Tribunale di Ragusa, Elio Manenti con l’assoluzione  perchè il fatto non costituisce reato  per il fotoreporter-giornalista modicano.

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