Concorso "su misura" al Policlinico. Quattro assoluzioni in appello
Assolte perché il fatto non sussiste Alessandra Ziniti, Pina Sturniolo, Laura Oddo e Valeria Arena.
La Corte di Appello di Messina presieduta da Alfredo Sicuro ha ribaltato così la sentenza del Tribunale di Messina, che ad aprile dell’anno scorso le aveva condannate a un anno di reclusione, all'interdizione dai pubblici uffici, oltre che al pagamento di una provvisionale di 6.000 euro e dei danni nei confronti di Gianluca Rossellini, che aveva denunciato irregolarità nello svolgimento dalla selezione per l’individuazione di un addetto stampa del Policlinico Universitario di Messina per l’anno 2012.
Secondo Rossellini, pubblicista che in passato aveva svolto mansioni di portavoce nella stessa Azienda Ospedaliera, la Commissione avrebbe favorito la candidata poi classificatasi prima - Valeria Arena - attribuendole titoli professionali in realtà non posseduti e, addirittura, ignorando dolosamente che la la prova scritta della stessa Arena recava evidenti segni di riconoscimento che avrebbero comportato l’annullamento dell’esame.
In primo grado il Tribunale, dopo una lunga istruttoria, aveva condannato i tre membri della Commissione e la candidata che si asseriva favorita, che a seguito della selezione incriminata fu nominata addetto stampa dell’azienda ospedaliera.
Di diverso avviso la Corte di Appello che ha condiviso le tesi difensive degli avvocati Marcello Montalbano (difensore di Alessandra Ziniti e Pina Sturiolo), Nunzio Rosso (difensore di Valeria Arena) e Roberto Avellone (Laura Oddo).