Solidarietà da parte delle sigle sindacali per la chiusura delle pagine provinciali del Giornale di Sicilia
“La solidarietà a tutti i giornalisti coinvolti e la preoccupazione per un’altra voce che si spegne nel panorama della informazione siracusana.”
Questo il commento del segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, alla notizia del rischio chiusura delle pagine siracusane e ragusane del Giornale di Sicilia.
“Non conosciamo i dettagli del piano editoriale proposto dall’azienda – aggiunge il segretario cislino – ma non possiamo che esprimere tutta la nostra preoccupazione per il venir meno di un altro pezzo di democrazia sul territorio.
La chiusura di un giornale è sempre un brutto segnale. Pesa sul lavoro di chi lo confeziona con fatica e sacrificio, a volte a rischio della propria incolumità; pesa su tutto il territorio che perde uno spazio di confronto, di analisi, di denuncia e di contatto con il resto della regione.
L’auspicio è che il piano venga rivisto – conclude Paolo Sanzaro – e che la proprietà colga le opportunità di sviluppo che questo pezzo di Sicilia offre ancora all’editoria. Il Giornale di Sicilia, storico per la nostra isola, è presenza costante, responsabile e di garanzia da troppi anni. Sarebbe una perdita troppo grave per tutti i cittadini del sud est siciliano.”
Crisi Giornale di Sicilia. Cgil, Cisl, Uil e Ugl Catania: "Ancora una mazzata per la libera informazione e per il giornalismo nel territorio etneo. Non più procrastinabile l'intervento delle istituzioni per una soluzione concreta"
"Ancora una mazzata per l'informazione a Catania e provincia e nell'intera Sicilia orientale. Dopo lo stop alle trasmissioni delle emittenti televisive Antenna Sicilia e Ultima tv, la rimodulazione di alcuni quotidiani, cala il sipario anche sulla pagina provinciale del Giornale di Sicilia insieme alle pagine di altre province limitrofe. Una decisione, quella presa dal nuovo editore della testata giornalistica, che comunque era già nell'aria vista la smobilitazione della storica sede catanese di via Gorizia con il mantenimento in servizio di un solo redattore tramite telelavoro. Non vi è alcun dubbio che la nostra area metropolitana perde non solo un'ennesima voce libera, critica e costruttiva, in un panorama informativo sempre meno pluralista, ma anche una realtà periferica altamente professionale che nel tempo è stato apprezzato punto di riferimento per la formazione di tanti giovani catanesi che si sono affacciati così al mondo del giornalismo. Ai redattori ed ai collaboratori della testata, colpiti da questo mortificante provvedimento, esprimiamo la nostra vicinanza ed invochiamo nel contempo l'intervento ormai non più procrastinabile delle istituzioni ad ogni livello perchè insieme si trovi nell'immediato una soluzione concreta indispensabile per riordinare un settore, come quello dell'editoria, in cui l'emorragia occupazionale sta rischiando di essere sempre più forte." Lo dicono i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci.