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Università di Palermo, Assostampa su vertenza Libertà di Frequenza: mancata stabilizzazione precari, illegale ufficio stampa nello staff del Rettore

LibertadiFrequenza 2

Il Consiglio regionale di Assostampa Sicilia, in coerenza con le delibere dell'Assemblea del Lavoro giornalistico autonomo e dell'Assemblea di Assostampa Palermo, ha deliberato all'unanimità lo scorso 16 dicembre di impegnare tutti gli organismi sindacali competenti affinché venga esercitata ogni possibile azione a tutela della regolarizzazione delle posizioni lavorative delle giornaliste e dei giornalisti che prestano finora servizio per la testata webradio Libertà di Frequenza di cui è editore l’Università degli studi di Palermo. Testata di cui ora si è addirittura minacciata la chiusura, dopo le numerose vertenze iniziate da giornalisti e tecnici e gli accertamenti da parte degli ispettori dell'Ufficio Vigilanza dell'Inpgi.

L'Ateneo di Palermo non ha rispettato il progetto di stabilizzazione del personale precario della testata stabilito contrattualmente, che prevedeva l'affidamento della redazione della testata in una nuova struttura in viale delle Scienze e il coinvolgimento degli studenti dei corsi di Comunicazione. Dal punto di vista formale invece, la redazione web e social e l'ufficio stampa sono stati  illegittimamente trasferiti allo Steri, presso l'ufficio di staff del Rettore, in violazione della legge 150/2000, e affidati a personale assunto intuitu personae al posto del personale precario preesistente, che da anni cura le attività d'informazione.  Stigmatizzato inoltre il comportamento antisindacale dell'Università di Palermo, che si rifiuta di incontrare i rappresentanti dei giornalisti, come richiesto più volte da Assostampa.


ASSEMBLEA ASSOSTAMPA PALERMO
ASSOCIAZIONE SICILIANA DELLA STAMPA-FNSI

Assemblea del 7 dicembre 2019 nella sede in via Francesco Crispi 286 a Palermo

ORDINE DEL GIORNO

Presentatrici: Alessia Cannizzaro e Antonella Mulè

Titolo/argomento: violazione del percorso di stabilizzazione del personale giornalistico precario della redazione della testata “Libertà di Frequenza” edita dall’Università degli studi di Palermo.

PREMESSO CHE

L’argomento al presente ordine del giorno rappresenta formalmente i termini della nota situazione vertenziale che coinvolge, oltre alle due giornaliste lavoratrici autonome Alessia Cannizzaro e Antonella Mulè che hanno sottoposto istanza di tutela all'Associazione Siciliana della Stampa, tutti i colleghi non subordinati della redazione della testata giornalistica “Libertà di Frequenza” (ldf.unipa.it) web-radiotv di cui è proprietaria ed editore l’Università degli studi di Palermo-Unipa.

Per risolvere la persistente situazione di precarietà dei lavoratori dell’emittente, nel 2014 (rettore Roberto Lagalla) è stato comunicato dall’Ateneo a giornalisti e tecnici che la testata sarebbe stata esternalizzata, affidandone la gestione - in nuovi e più ampi locali di redazione nella Città Universitaria - ad un esercente privato che avrebbe regolarizzato la posizione dei lavoratori. Attraverso un bando pubblico e successivo contratto di concessione è stata (solo sulla carta) affidata la gestione ad un consorzio costituito da cinque soggetti privati.

La cristallina ratio del provvedimento era, in sintesi, che finché l’Ateneo non fosse in grado di assumere direttamente il personale, esso sarebbe stato remunerato da un soggetto esterno che avrebbe trovato la propria autosostenibilità dalla gestione in esclusiva dei servizi affidati (comunicazione istituzionale, e-learning, orientamento). Il provvedimento non ha mai però avuto adempimento da parte dell’Università.

Nel 2015 infatti, appena insediato l’attuale rettore pro-tempore Fabrizio Micari, l’Ateneo ha assunto “intuitu personae” due giornaliste dipendenti pubbliche, che prestavano servizio presso altro ateneo in Piemonte, affidando loro - presso l’ufficio di staff del rettore, allo Steri - competenze proprie dell’Ufficio Stampa, che da anni venivano svolte in regime di precarietà ai giornalisti della redazione di Libertà di Frequenza, presso la struttura del Centro di produzione multimediale dell’Università con sede in via Antonio Veneziano 120.

Assostampa Sicilia ha già contestato tale gestione gravemente confusa e in violazione della legge 150/200, con la quale viene frammista la doverosa informazione istituzionale, propria dell’ufficio stampa, con la promozione dell’immagine del vertice politico pro-tempore (propria dell’Ufficio cerimoniale del rettore).

Nonostante l’impegno contrattuale, l’Ateneo si è rifiutato di cedere effettivamente testata e locali, rimanendo il soggetto esercente l’attività di editore e mantenendo un proprio dipendente come direttore responsabile. Il consorzio affidatario ha da parte sua intentato una causa per inadempienza.

Già cinque giornalisti hanno contestato formalmente all’Università la mancata regolarizzazione della loro posizione lavorativa. L’Università a sua volta ha da poco comunicato di riservarsi la decisione di chiudere l’attività della testata entro tre mesi.

A fronte della gravità della situazione vertenziale esposta,

l'Assemblea di Assostampa Palermo
dell’Associazione Siciliana della Stampa-Fnsi

IMPEGNA

tutti gli organismi sindacali competenti (Segreteria regionale, Giunta esecutiva, Consiglio regionale, Segreterie provinciali, Commissione lavoro autonomo, Commissione pari opportunità, Osservatorio Ordine-Sindacato dei Giornalisti):

- ad agire affinché venga esercitata ogni possibile azione a tutela della regolarizzazione delle posizioni lavorative delle giornaliste e dei giornalisti che prestano finora servizio per la testata Libertà di Frequenza di cui è editore l’Università degli studi di Palermo;

- ad impedire la chiusura “punitiva” e illegittima della redazione di Libertà di Frequenza;

- ad intervenire affinché venga dato adempimento da parte dell’Università al contratto di affidamento della testata, trasferendo il ruolo di soggetto esercente l’attività di editore al consorzio affidatario e consegnando i locali di redazione, presso la Città universitaria, in modo che l’affidatario possa per i previsti 6 anni di durata di contratto instaurare regolari rapporti di lavoro con il personale;

- a valutare ogni possibile intervento compresa la contestazione di comportamento antisindacale dell’Università, in quanto pur avendo già nel tempo chiesto una concertazione sulle modalità di gestione dell’Ufficio stampa e della redazione presso cui prestano servizio sia giornalisti subordinati che precari, non ha mai voluto incontrare i rappresentanti di Assostampa Sicilia.

Approvato dall'Assemblea della Sezione di Palermo dell'Associazione Siciliana della Stampa
in Palermo il 7 dicembre 2019