Linciato sui social per una foto di Agrigento di vent’anni fa uno dei migliori fotogiornalisti italiani
Uno dei migliori reporter italiani, Fabrizio Villa, non un paparazzo qualsiasi, da molte ore è sottoposto ad un linciaggio intollerabile sui social. La sua colpa è aver scattato una foto, circa vent’anni fa, ai templi di Agrigento con sullo sfondo una schiera di palazzoni. L’immagine, ORIGINALE E NON MANIPOLATA, è stata casualmente tirata fuori dall’archivio del Corriere.it, non un blog qualsiasi, è utilizzata per illustrare un articolo sul degrado del nostro patrimonio archeologico e culturale. Sfortuna volle che l’articolo è stato pubblicato nel giorno in cui la candidatura della patria di Luigi Pirandello quale capitale della cultura nel 2020 è stata scartata a beneficio di Parma. Il popolo webete dei social ha ritenuto, forse, per uno strano riflesso condizionato, che la foto possa avere avuto un qualche ruolo nella bocciatura di Agrigento o che, peggio ancora, sia una foto costruita per gettare discredito su una delle capitali del turismo siciliano. Siciliano, a scanso di equivoci, è anche il fotografo.
La catena di insulti, minacce, volgarità non accenna a placarsi, nonostante un educato tentativo di spiegazioni da parte dell’autore. Addirittura il sindaco di Agrigento capeggia questa sorta di rivolta social.
La segreteria di Assostampa Catania esprime solidarietà professionale e vicinanza personale al collega Fabrizio Villa, oggetto di una così volgare reazione e mette a disposizione fin da ora il proprio ufficio legale per eventuali azioni giudiziarie che potranno essere intraprese contro chi usa i social senza alcun autocontrollo.
Ecco l'articolo del Corriere.it con la foto che ha suscitato la reazione sui social
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” (Articolo 9 della Costituzione)
Pubblicato da Rassegna Stampa su sabato 17 febbraio 2018
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