Sindacato giornalisti contesta bando addetto stampa Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale: “Cumo ritiri il provvedimento e si attenga alla legge”
“Con lo stesso stupore manifestato il 14 aprile scorso nella pec inviata al presidente del Consiglio di amministrazione, Rosario Pignatello, e al sindaco di Noto, Corrado Figura, nella sua qualità di presidente dell’Assemblea, prendiamo atto del silenzio dei vertici del CUMO riguardo alle osservazioni sull’avviso pubblico per la ricerca di un addetto stampa. A questo punto - rivolgendoci a tutti i sindaci e alla stessa Diocesi di Noto, soci del consorzio - chiediamo il ritiro in autotutela dell’atto pubblicato.”
Così Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa Siracusa, e Vito Orlando, presidente regionale del GUS (Gruppo Uffici Stampa), intervengono sulle mancate risposte del Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale alla nota congiunta inviata per segnalare le irregolarità contenute nell’avviso pubblicato.
“Il CUMO intende conferire un incarico libero professionale in modo irrituale – hanno sottolineato Dente e Orlando – Si vuole cercare una figura di Addetto Stampa richiamando un Decreto legislativo del 2001. Il Consorzio universitario è, invece, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico avendo tra gli otto soci ben cinque sindaci della provincia e un presidente del Cda nominato dalla Regione Siciliana.
Per tutte le attività di informazione e comunicazione, quindi, - si legge nella nota inviata da Assostampa e GUS – va applicata la legge 150 del 2000, così come recepita dalla Regione Siciliana con l’articolo 127 della Legge regionale 2 del 2002.
Pertanto, per la figura di Addetto stampa, serve una procedura ad evidenza pubblica e non una comparazione di curricula; l’unico requisito, secondo legge, è l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Eventuali altri requisiti vanno valutati esclusivamente come titoli.”
Assostampa provinciale e GUS regionale hanno dato immediata disponibilità per individuare i migliori percorsi necessari a trovare, secondo legge, questa figura professionale.
“Un silenzio che non depone a favore dell’istituzione università rappresentata – concludono Prospero Dente e Vito Orlando – Ci rivolgiamo quindi ai sindaci di Avola, Pachino, Rosolini e Capo Passero, oltre che alla Diocesi di Noto, tutti soci del Consorzio universitario, insieme ad un importante istituto di credito, affinché l’avviso venga immediatamente ritirato in autotutela per rimodularlo secondo i criteri di legge in vigore.”
(Nella foto: Noto, chiesa di San Carlo al Corso)
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