Siracusa. Giornata mondiale della libertà di stampa, le riflessioni di 250 studenti sull’articolo 21. L’assessore Granata: la cultura per combattere la disinformazione
Sono stati gli studenti di sette istituti superiori i protagonisti della Giornata mondiale della libertà di stampa a Siracusa.
Duecentocinquanta ragazzi che per tutto l’anno scolastico hanno partecipato al progetto “Articolo 21: istruzioni per l’uso” promosso dal Comune e che proprio oggi, nell’auditorium del liceo Einaudi, ha vissuto il suo momento conclusivo.
Realizzato in partenariato con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Messina, la sezione di Siracusa dell’Associazione siciliana della stampa e l’Associazione “Articolo 21”, il progetto si è sviluppato in sei incontri con dieci relatori tra docenti universitari, giornalisti, avvocati, magistrati e saggisti che hanno sviluppato il tema della libertà di pensiero e di informazioni e hanno fornito strumenti per riconoscere e contrastare fenomeni inquinanti della comunicazione come le fake news e i discorsi d’odio.
«È stata un’iniziativa particolarmente riuscita», ha detto l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, che ha tirato le conclusioni e ha portato i saluti del sindaco, Francesco Italia. «Un bell’esempio – ha proseguito – di partecipazione, inclusione e cittadinanza attiva, che dimostra quanto sia importante la formazione di qualità per quella consapevolezza culturale che è la vera arma contro la disinformazione. Gli elaborati degli studenti – ha concluso – sono un esempio di quanto di buono la scuola è capace di produrre».
La mattinata si è sviluppata analizzando gli elaborati presentati dalle sette scuole: il liceo scientifico “Corbino”, il liceo scientifico “Einaudi”, il liceo classico “Gargallo”, l’istituto tecnico “Rizza”, l’istituto tecnico “Insolera”, il liceo polivalente “Quintiliano” e l’istituto alberghiero “Federico II di Svevia”. Per tutti il punto di partenza è stato l’articolo 21 della Costituzione successivamente declinato evidenziandone l’importanza in una nazione democratica ma anche denunciando quelle modalità che mettono a rischio la libertà di pensiero. Alla fine sono stati consegnati gli attestati di partecipazione accompagnati da una copia del libro “Completamente falso, praticamente vero”, con il quale il giornalista siracusano Aldo Mantineo, ideatore e coordinatore del progetto e dell’evento di oggi, ha raccontato le fake news al tempo del Coronavirus.
La parte iniziale della manifestazione è stata dedicata al tema della libertà di stampa. A fare gli onori di casa sono state la dirigente del liceo Einaudi, Teresella Celesti, che ha evidenziato il valore del giornalismo di qualità in un periodo ricco di informazione faziosa, e la sua vice Maria Greco; Giuseppe Prestifilippo, responsabile del progetto per conto del Comune, ha parlato dell’importanza di disporre di una pluralità di testate giornalistiche. Il mondo dell’informazione è stato rappresentato da Massimo Ciccarello, fiduciario provinciale del Gruppo cronisti dell’Associazione siciliana della stampa, e dal tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Salvatore Di Salvo. Il primo ha invitato gli studenti a «leggere molto e formarsi una robusta cultura extrascolastica come migliore strumento per distinguere l’attendibilità dell’informazione»; il secondo ha sottolineato «la minaccia per la democrazia derivante dal tentativo in corso di imbavagliare la stampa».
L’analisi critica degli elaborati degli studenti è stata curata da Aldo Mantineo e da Francesco Di Parenti, giornalista dell’Ufficio stampa del Comune di Siracusa.
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