Giornale di Sicilia, il Tribunale del Lavoro di Palermo reintegra Sandra Figliuolo
Il giudice, chiamato a valutare la sussistenza del licenziamento, ha accertato la natura subordinata del rapporto di lavoro, ritenendo di dover inquadrare la cronista come “collaboratrice fissa” (ex art. 2 cnlg Fieg-Fnsi).
L’allontanamento della cronista giudiziaria Sandra Figliuolo, dopo 17 anni di servizio al Giornale di Sicilia, è un licenziamento illegittimo.
Il giudice Matilde Campo con un’ordinanza ha dichiarato «l’inefficacia del licenziamento comminato alla ricorrente il 21 maggio 2020». L’editore del quotidiano è stato condannato alla reintegrazione della giornalista nel posto di lavoro e al pagamento di un’indennità risarcitoria pari all’ultima retribuzione dalla data del licenziamento, avvenuto il 21 maggio 2020, oltre al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e a quello delle spese di lite, quantificate in circa 4 mila euro.
«Il ricorso è fondato – scrive il giudice – avendo l’attività istruttoria ampiamente dimostrato che la lunga collaborazione intercorsa tra le parti, già a decorrere dal 2009, si sia sostanzialmente atteggiata nei termini di un rapporto di lavoro subordinato» e «che essa si sia interrotta per un atto di estromissione da parte dell’azienda».