#STAIZITTA GIORNALISTA! dall’hate speech allo zoombombing quando le parole imbavagliano
Nella collana Studi della Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi esce in Ebook e su carta il libro inchiesta curato da Silvia Garambois e Paola Rizzi da titolo #STAIZITTA GIORNALISTA! dall’hate speech allo zoombombing quando le parole imbavagliano su gli insulti, scientificamente censiti, alle donne giornaliste.
«Cessa», «maestrina», «troia», «vai a fare la calza ragazzina maleducata», «meriti di morire», «sei solo brava con la bocca», «un mostro di bruttezza e cattiveria», «strega», «parli delle donne stuprate, a te non sarebbe successo», «ritorna casalinga», «la vedo bene come cassiera», «le donne utilizzano in modo surrettizio il sesso per fare carriera o presunta tale».
Gli insulti se li sentono ripetere tutti i giorni, sui propri profili social o nelle mail, le giornaliste impegnate su fronti caldi, come l’immigrazione, la politica, il crimine organizzato, o professioniste particolarmente esposte, attaccate non per quello che dicono ma per quello che sono, ossia donne, passibili per questo di denigrazione misogina e di minacce di stupro. In questo libro sono raccolte le testimonianze di alcune di loro: cosa significa lavorare, raccogliere notizie, smontare fake news, analizzare i fatti, sapendo che questo avrà come probabile conseguenza una grandine di insulti e minacce. «L’odio contro le donne e il loro giornalismo. L’attacco sessista, le minacce, gli insulti beceri, un quadro preoccupante che mai avevamo visto […] Difendere le giornaliste insultate e minacciate significa combattere il malaffare economico, politico e social che si nasconde dietro questa odiosa persecuzione.
Ed è una battaglia che devono combattere i soprattutto i maschi, perché fra di loro si trovano gli odiatori», scrive nell’introduzione Vittorio Roidi, presidente della Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi.
Il libro si avvale anche delle prefazioni di Laura Boldrini, di Elisa Giomi Commissaria Agcom e del professor Federico Faloppa, coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.