Il Presidente di Casagit Salute Giuliani al Consiglio nazionale Ungp
Gianfranco Giuliani, nuovo Presidente di Casagit Salute è intervenuto alla riunione del Consiglio nazionale dell’Ungp, la prima che si è tenuta in presenza dopo l’allentamento delle misure precauzionali prese a causa della pandemia da Covid 19. Con lui, nella sala Walter Tobagi della Fnsi, il Vicepresidente vicario Giancarlo Summo e Gianpiero Spirito, Presidente della Fondazione Casagit.
Nel suo saluto ai nuovi dirigenti, il presidente dell’Unione pensionati Guido Bossa, ha sottolineato l’attenzione dei colleghi in quiescenza per l’attività della Cassa e per la trasformazione operata nella struttura e nella governance dell’ente, che continua a garantire l’attività di integrazione dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale, alla quale si aggiungono le prestazioni rese possibili anche a nuovi soci non giornalisti dalla trasformazione in Società di Mutuo Soccorso.
Il Presidente Giuliani ha ricordato che Casagit può vantare una “storia di salute” che dura da più di 45 anni. Attualmente gli iscritti sono 53 mila e l’apertura al mercato facilitata dalla riforma consente a tutti di poter usufruire di servizi e vantaggi esclusivi. Il presidente ha quindi illustrato le caratteristiche distintive dei piani sanitari proposti da Casagit Salute: dalla non incidenza delle patologie pregresse, della sinistrosità e del rischio in entrata ai fini della copertura sanitaria e della contribuzione; dalla massima libertà nella scelta del medico alla possibilità di iscrivere famigliari anche non a carico, alla possibilità di cambiare piano sanitario senza soluzione di continuità. Giuliani ha poi fatto presente che l’imminente passaggio all’Inps degli iscritti alla gestione principale dell’Inpgi porrà problemi inediti anche alla Casagit, e ha sollecitato in proposito l’esigenza di rafforzare il collegamento fra tutti gli enti della categoria e il sindacato. Il presidente Bossa ha condiviso tale necessità e ha sottolineato l’impegno dell’Unione pensionati per il rafforzamento dell’unità della categoria in una fase di passaggio ricca di incognite.