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A Trapani l'inaugurazione della mostra Scatti di Memoria”

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Arriva ad Erice la mostra delle foto ammesse al primo contest fotografico "Scatti di Memoria”, promosso dall'Associazione Nazionale Magistrati sottosezione di Trapani, dalla Camera Penale di Trapani e dall'associazione Libera, con il patrocinio tra gli altri anche del Comune di Erice. La mostra è stata inaugurata lunedì scorso ed è stata allestita all’interno del Polo museale Cordici.
All'incontro interverranno il sindaco Daniela Toscano, il presidente della sottosezione dell'Associazione nazionale magistrati di Trapani Giancarlo Caruso, l’avv. Salvatore Alagna della Camera penale di Trapani, Gisella Mammo Zagarella referente del presidio di Libera Trapani “Gian Giacomo Ciaccio Montalto” e il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Roberto Gueli.

Il contest fotografico nella sua prima edizione ha visto la partecipazione degli allievi delle scuole superiori di Trapani, Erice ed Alcamo. Gli studenti hanno realizzato i loro lavori, trasferendo nella loro attività quanto hanno appreso durante alcuni incontri preparatori,  con il fotografo Tony Gentile, con il cameraman Vincenzo Traina, col presidente di Libera don Luigi Ciotti, con l’avvocato Stefano Giordano, con il procuratore Gabriele Paci.

A vincere il contest è stato l’Istituto “Rosina Salvo” di Trapani, secondo e terzo classificato l’Alberghiero Florio di Erice e il liceo Scientifico Ferro di Alcamo. 

«Abbiamo promosso – spiegano gli organizzatori dell'iniziativa – attraverso la fotografia, un momento di riflessione attiva sul tema della memoria delle stragi di mafia e, in generale, sul senso e sul valore della legalità all’interno della società civile. Con questa iniziativa abbiamo affidato agli studenti delle scuole superiori del territorio trapanese il compito di elaborare un messaggio artistico che racchiuda una visione personale ed autonoma del rapporto con il passato costituito dai gravi episodi di criminalità che non hanno risparmiato, nella città di Trapani e non solo, vittime innocenti e semplici cittadini. Alle ragazze e ragazzi trapanesi abbiamo chiesto di proiettare il loro sguardo sul presente, alla ricerca di segni di speranza e resilienza rispetto al tentativo, mai placatosi, di piegare la coscienza individuale all’accettazione di forme di intimidazione e di violenza. Gli studenti hanno liberamente declinato le loro idee a proposito di legalità, giustizia, le foto danno una forma alla memoria e ci dimostrano come i ragazzi desiderano affrancarsi dal fenomeno mafioso».