Aosta, Costante all'assemblea dell'Asva: «Giornalista pubblico interinale? Sarebbe una bestialità»
Fra i temi toccati dalla segretaria generale Fnsi il ruolo delle Assostampa e degli organismi della categoria, il contrasto al precariato e alle querele bavaglio, il corretto inquadramento dei colleghi degli uffici stampa.
Doppio appuntamento, lunedì 5 giugno 2023, ad Aosta, per la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante. Prima l'incontro con il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Renzo Testolin, e con l'assessore agli Affari europei, Luciano Caveri, giornalista e primo presidente dell'Asva. Poi, la partecipazione all'assemblea annuale dell'Associazione Stampa Valdostana.
Al Palazzo regionale, Costante ha rivolto un ringraziamento a Testolin «per la sensibilità che ha verso i giornalisti». È in dirittura d'arrivo il nuovo contratto regionale per gli uffici stampa del comparto unico, rispetto al quale l'Asva e la Fnsi stanno lavorando ad alcune osservazioni prima della firma dell'accordo con l'amministrazione regionale valdostana e i sindacati confederali.
«Stiamo limando i dettagli del nuovo contratto. Credo che l'approvazione di una legge e poi di un contratto siano un segno di attenzione nei confronti di una categoria che negli uffici stampa troverà almeno parte del suo futuro», ha osservato la segretaria Fnsi.
Ma se ha espresso parole di apprezzamento per il contratto degli uffici stampa pubblici, Costante non ha usato mezzi termini su un'altra novità, venuta alla luce da poco e per la quale l'Asva ha già chiesto un incontro per avere chiarimenti. L'azienda Usl della Valle d'Aosta ha individuato nella sua pianta organica, per il prossimo anno, la figura del giornalista pubblico con contratto di somministrazione.
La segretaria generale ha definito la possibile applicazione di un contratto interinale nella pubblica amministrazione una «bestialità grande: come si fa a fare un contratto di somministrazione di lavoro per un giornalista? Non si può buttare via la professionalità di una categoria in questa maniera. La categoria deve intervenire unita per chiedere dignità».
Toccando temi nazionali, Costante ha spiegato: «Le associazioni di stampa medie e piccole sono il fulcro della nostra organizzazione federale, perché è qui che l'assistenza agli iscritti resta la principale occupazione, lontano dalle divisioni delle componenti e delle polemiche politiche. La Fnsi è impegnata a sostenere tutte le associazioni territoriali. Il passaggio dall'Inpgi all'Inps è stato traumatico, anche dal punto di vista economico per la Fnsi e il sistema delle 20 Assostampa. Bisogna operare risparmi e ogni euro risparmio sarà reinvestito a favore dei colleghi».
La numero 1 della Fnsi ha parlato anche di precariato e dell'impegno del sindacato per l'attuazione dell'equo compenso; del «lavoro povero» giornalistico come di «un altro dei grandi "bavagli" alla stampa italiana e uno dei motivi per i quali, lo scorso anno, l'Italia era scivolata in 58ª posizione nell'indice di Reporters sans frontières sulla libertà di stampa nel mondo»; dell'abolizione del carcere per i giornalisti condannati per diffamazione a mezzo stampa e delle proposte dei partiti in materia, che prevedono «sanzioni così elevate da intimorire comunque qualsiasi lavoratore, a maggior ragione autonomo». Secondo la segretaria, sarebbe sufficiente inserire la possibilità di condannare a pagare una pena pecuniaria di almeno il 50 per cento – rispetto a quanto richiesto dal querelante – al giornalista in caso di assoluzione o archiviazione.
Il presidente dell'Asva, Alessandro Mano, ha parlato di un'associazione «in fase di trasformazione, come tutta la categoria e tutte le altre Assostampa. Nel tempo bisognerà abituarsi a lavorare in modo diverso, potendo contare su risorse inferiori per svolgere l'attività, su una sola dipendente in segreteria e, con ogni probabilità, su una sede più piccola rispetto a quella attuale». Il presidente Mano ha richiamato gli enti di categoria all'unità e a un comune lavoro per superare assieme le difficoltà: «Chiedo unità a tutti, e se gli altri enti di categoria, Ordine compreso, cercheranno supporto può essere certo che in noi troverà sponda».
Sui temi caldi che riguardano la professione, Mano ha segnalato la presenza di un abusivismo ormai dilagante anche in Valle: «La disponibilità dell'Asva a collaborare con l'Ordine su questo tema è massima. Vediamo ogni giorno "editori pirata" che fanno i giornalisti pur non essendo iscritti all'Ordine, vediamo iscritti all'Ordine che lavorano per testate non registrate in tribunale, vediamo giovani collaboratori ai quali gli editori consigliano di non iscriversi all'Ordine perché costerebbero di più. Agli editori vanno chieste tutele e contratti, ma questo è possibile solamente se gli organismi della categoria resteranno uniti e affronteranno insieme casi come questi».
Sul tema del giornalista pubblico interinale, infine, l'Asva ha chiesto un incontro urgente con l'Usl. «Auspichiamo si possa chiarire la situazione», ha spiegato Mano. Sul contratto per gli uffici stampa pubblici, la trattativa avviata lo scorso anno – e poi interrotta per la crisi della giunta regionale – dovrebbe chiudersi prima dell'estate. (Da: stampavaldostana.it)