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'Lo Spioncino dei freelance', online uno spazio dove cercare e segnalare quanto pagano le testate

Uno strumento pragmatico che vuole porsi come bussola per orientare i giornalisti lavoratori autonomi alla ricerca di nuove collaborazioni, facendo tesoro delle esperienze pregresse di altri colleghi.

lavoro UTONOMO LO SPIONCINO

Si chiama Lo Spioncino dei Freelance (Lsdf) ed è uno spazio virtuale dove cercare e segnalare quanto le singole testate giornalistiche pagano chi lavora fuori dalle redazioni. A immagine e somiglianza di siti simili già da tempo attivi in altri Paesi, Lsdf vuole fornire una bussola per orientare i freelance nella ricerca di una casa per il proprio lavoro, facendo tesoro delle esperienze pregresse di altri colleghi.

Uno strumento utile e pragmatico che ha come obiettivo quello di offrire risposte a delle domande spesso considerate tabù quando si approccia una pubblicazione, nella speranza di normalizzare un aspetto sacrosanto del lavoro giornalistico (l'essere pagati per farlo) e incentivare la negoziazione di tariffe migliori.

Lsdf vuole aiutare sia chi si affaccia alla professione ad avere un'idea delle testate che pagano i contenuti giornalistici e quanto, sia chi ha più esperienza ad interfacciarsi con testate con cui non ha mai lavorato.

Tutti i colleghi sono dunque invitati a segnalare non solo le brutte esperienze, ovvero quelle situazioni da cui stare alla larga, ma anche quelle positive, che pagano e rispettano il lavoro di chi per scelta o suo malgrado si trova a lavorare da freelance.

Cliccando sulla singola segnalazione, inoltre, il più delle volte è possibile leggere qualche osservazione sull'esperienza con la testata in questione, una sorta di recensione spesso estremamente utile per chi sta meditando di farsi avanti con quella pubblicazione.

In caso di feedback, richiesta di informazioni o domande, si può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I giornalisti che hanno creato lo Spioncino sono in contatto col sindacato dei giornalisti per fornire consulenza e assistenza a chi lo chiederà. 

@fnsisocial