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Agenzie di stampa, Barachini: «Vicini a varare la prima fase della riforma»

l sottosegretario all'Editoria a un evento dell'Adnkronos sull'intelligenza artificiale: «A gennaio l'elenco di rilevanza nazionale, subito dopo il sostegno alle agenzie medie e piccole che forniscono anche servizi verticali»

barachini sotts editoria 2023

La riforma del sistema delle agenzie di stampa è «a un ottimo punto». Così il sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini, a margine di un evento dell'Adnkronos sull'intelligenza artificiale. «Siamo a un ottimo punto. Siamo ormai vicini a varare la prima fase della riforma, che sarà operativa da gennaio con la creazione dell'elenco di rilevanza nazionale. Subito dopo si aprirà la fase di sostegno alle agenzie di medie e piccole dimensioni che forniscono anche servizi verticali», ha affermato il sottosegretario.

«Io credo – ha poi aggiunto – che abbiamo in pochi mesi raggiunto due obiettivi importanti: la revisione del sistema del contributo all'informazione primaria e la prima aggregazione di agenzie che da diversi anni era al centro del dibattito. Sono molto soddisfatto che cominciamo a vedere i primi frutti».

Quanto al tema cardine dell'incontro, l'intelligenza artificiale, Barachini ha evidenziato come il governo sia al lavoro «per dare tutti i contributi agli editori e al mondo dell'informazione, per portare un codice di autoregolamentazione che consenta al mondo dell'informazione di difendersi dai rischi dell'intelligenza artificiale e dalle eventuali ricadute sui livelli occupazionali».

Per il sottosegretario «occorre usare le risorse risparmiate con l'applicazione dell'intelligenza artificiale per liberare la creatività dei giornalisti e unire alla capacità tecnologica l'esperienza umana». E, se è vero che in tutti i settori tecnologici esistono automatismi che possono essere gestiti con grande velocità e efficacia dall'intelligenza artificiale, «il controllo umano – ha ammonito – deve restare come filtro, soprattutto quando si tratta di contenuti informativi che arrivano ai cittadini e in qualche modo ne indirizzano il pensiero».

L'impegno del governo, ha quindi ribadito, «è di tutelare i livelli occupazionali di tutte le categorie, nel nostro caso di difendere il lavoro dei giornalisti e di sostenerlo con tutte le misure possibili». Del resto, «comprendo la preoccupazione degli editori rispetto ai costi», ma «solo il buon giornalismo, originale, creativo, soprattutto unico – ha ribadito Barachini – è un argine all'omologazione dell'intelligenza artificiale».

Dall'audizione degli editori sono arrivate «alcune proposte interessanti, tra cui un codice di autoregolamentazione per identificare trasparenza e responsabilità nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale e soprattutto hanno proposto di costituire un'alleanza italiana, ma anche potenzialmente europea e internazionale su questo fronte. Mi sembra un buon inizio», ha detto anche l'esponente di governo, ricordando che «vanno evitati gli errori del passato» e anticipando le prossime audizioni della Fnsi e dell'Ordine «per valutare le ricadute già in atto, ma anche la prospettiva sui livelli occupazionali».

Quanto infine alla tutela del diritto d'autore, Barachini ha ricordato il lavoro di questi anni del governo italiano, anche per «valorizzare, conteggiare e ovviamente valutare anche economicamente i contenuti delle piattaforme che utilizzavano contenuti editoriali di editori professionali. Oggi – ha rimarcato – il fronte è quello dell'intelligenza artificiale che usa in maniera pervasiva contenuti degli editori. Chiaramente dobbiamo trovare strade normative, stiamo lavorando sia sull'Ai Act in Europa sia su norme italiane per aggiornare le tutele del copyright su questo fronte».

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