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Inpgi: bilanci in rosso, scandali giudiziari, prepensionamenti unico rimedio contro crisi editoria, decine di migliaia di giovani giornalisti senza copertura previdenziale adeguata

Milena Gabanelli ReportVIDEO (report.rai.it) - L’Inpgi, la cassa previdenziale dei giornalisti, ha i conti in rosso e nel giro di qualche anno potrebbero non esserci più i soldi per pagare le pensioni. Oltre agli scandali giudiziari, hanno aggravato la situazione alcuni privilegi dei giornalisti, come la possibilità di andare in pensione a 57 anni, e soprattutto le centinaia di milioni di euro usciti negli ultimi sei anni da Inpgi per pagare la crisi degli editori italiani. Il possibile futuro fosco dell’Inpgi è già realtà al Fondo Fiorenzo Casella, la cassa di previdenza complementare dei poligrafici: lo scorso anno tutti gli iscritti si sono visti improvvisamente dimezzata la pensione. I soldi in cassa sono finiti ma fino a poco tempo fa il Casella aveva disponibilità di oltre novanta milioni di euro. Che fine hanno fatto?

A FONDO di Giorgio Mottola

MILENA GABANELLI IN STUDIO
E riprendiamo parlando dei giornalisti, categoria da sempre considerata previlegiata, ed è anche un po’ vero, però da qualche anno le cose sono cambiate per molti, sono 40.000 partite iva che fatturano pochissimo, pagano pochissimi contributi e in futuro non se la passeranno purtroppo bene. Poi ci sono quelli con le spalle un po’ più coperte che hanno la loro cassa, Inpgi 1, gestisce ogni anno mezzo miliardo di euro. Questi soldi servono a mantenere la cassa e a pagare le pensioni. Ora a breve sembra che ci sarà un po’ di difficoltà a pagare 9000 pensionati. Colpa della crisi dell'editoria, colpa del fatto che sono sempre meno quelli che versano contributi veri. ma questo mezzo miliardo finora com’è stato gestito e da chi? Giorgio Mottola
NICOLA BORZI - GIORNALISTA
Se c’è una categoria che ha, come dire, nel suo DNA l’obbligo di essere trasparente e che va a scavare nelle vicende di tutta la cittadinanza, è quella dei giornalisti. E’ possibile che i giornalisti italiani vogliano mettere a nudo le vicende di tutta l’Italia e non mettano a nudo le proprie?
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Nicola Borzi, giornalista del Sole 24 ore e contribuente INPGI, nel 2012 ha notato che nella cassa previdenziale dei giornalisti, qualcosa non andava. Quindi ha cominciato a fare domande.
NICOLA BORZI
Quando ho fatto queste domande, la prima risposta che ho ottenuto è stata una minaccia di querela.
GIORGIO MOTTOLA Ah, si?
NICOLA BORZI
Sì. L’ex direttore generale dell’INPGI mi minacciò di querela se io avessi continuato a fare domande.
GIORGIO MOTTOLA
- E non le ha dato nessuna informazione?
NICOLA BORZI - No.
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Le risposte sono arrivate tre anni dopo, quando la Procura di Milano ha puntato l’attenzione sul FIP, il fondo immobiliare pubblico che gestisce tutti gli immobili ministeriali, di cui INPGI aveva acquistato quote attraverso l’intermediazione della finanziaria Sopaf.
GIAN MARCO BARDELLI – ANALISTA FINANZIARIO
E’ emerso che INPGI ha comprato a un prezzo di 133mila euro dai Sopaf quando, a febbraio del 2009, il mercato – secondo dati Bloomberg – prezzava le stesse quote a 85mila euro. E consideri che quindi la perdita, nelle casse di INPGI, è stata quindi complessivamente di circa dieci milioni di euro.
NICOLA BORZI
Ha pagato il 33 per cento in più di quello che avrebbe potuto.
GIORGIO MOTTOLA E per quale ragione?
NICOLA BORZI
Questo bisogna chiederlo ad Andrea Camporese.
(leggi il testo integrale in pdf dal sito RAI)

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