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Come scegliere per l’ex-fissa, una guida passo per passo sulle proposte di taglio e incasso abbreviato da parte della Fieg/Fnsi

pensioniLe lettere con la “proposta” sono arrivate nei giorni scorsi e 1.948 giornalisti in attesa dell’ex fissa (alcuni da molti anni) stanno facendo i conti nelle proprie tasche: meglio accettare pochi soldi, “maledetti e subito”, oppure aspettare ancora pur di ottenere l’intera cifra che gli spetta? Una scelta difficile e personale, resa quasi impossibile dalla fumosa comunicazione ricevuta. E su cui pesa come un macigno un’incognita di cui nessuno dice nulla: senza un ulteriore prestito da parte dell’Inpgi (o di un altro soggetto?), i 23 milioni residui sui 35 complessivi su cui si basava la modifica contrattuale del 2014 (e di cui sono già stati versati 12 milioni), nessuna operazione sarà possibile.
Chi ha ricevuto la ormai famosa letterina di Natale di sindacato ed editori, che ha per oggetto “incasso abbreviato delle prestazioni”, conosce a memoria la “proposta” da qualcuno definita “indecente”. E sono in molti a essere indecisi e preoccupati.

Le opzioni proposte sono in tutto quattro:
- accettare un taglio del 50% della somma originaria, da cui detrarre le rate già incassate, ottenendo l’importo in un’unica rata, presumibilmente nel 2018.
- accettare una riduzione del 45%, prendendo quindi il 55% del proprio credito iniziale, in tre rate annuali, presumibilmente tra il 2018 e il 2020
- accettare l’abbattimento del 40%, prendendo il 60% dell’ex fissa originaria, in cinque rate annuali, presumibilmente tra il 2018 e il 2022
- continuare con l’attuale rateizzazione in tempi che, se l’operazione dovesse fallire, potrebbero allungarsi anche di molto, fino a 20 anni e oltre. [Segue]

Meglio accettare pochi soldi, “maledetti e subito”, oppure aspettare ancora pur di ottenere l’intera cifra che spetta?...

Pubblicato da Giornalismo Siciliano notizie Assostampa FNSI su Venerdì 29 dicembre 2017
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