UFFICI STAMPA: L’ASSOSTAMPA
SICILIA CHIEDE I DANNI AI BUROCRATI
DEGLI ENTI LOCALI
L’Associazione siciliana della stampa avvierà azioni di
rivalsa in sede civile contro quei dirigenti e funzionari degli Enti
locali che in maniera immotivata e illegittima hanno revocato o negato
l’applicazione del contratto nazionale di lavoro a giornalisti
impegnati negli uffici stampa delle amministrazioni locali sottoposte
al controllo e vigilanza della Regione. (segue)
| | La
manovra del Governo rende
obbligatoria la formazione continua per i giornalisti
La
recente manovra finanziaria introduce diverse novità che riguardano
la formazione continua negli ordini professionali.
In particolare la previsione dell'obbligo per il professionista di seguire
percorsi di "formazione continua permanente" predisposti sulla base di regolamenti
emanati dai consigli nazionali dell'Ordine (1) e l'utilizzazione su base
regionale o territoriale (2) dei fondi paritetici interprofessionali
sulla formazione
continua
di cui alla Finanziaria 2001 (3) per "misure di formazione a favore
di apprendisti e collaboratori a progetto".
La
violazione dell'obbligo di formazione continua da parte del giornalista
determina un illecito disciplinare e come tale verrà sanzionato sulla base
di quanto sarà stabilito dall'ordinamento professionale (1).
Si ricorda che il Contratto nazionale di lavoro giornalistico prevede
che la Fieg e la Fnsi realizzino "corsi di aggiornamento professionale
per i giornalisti privi di occupazione o che non abbiano un rapporto
di lavoro
subordinato" (4).
La manovra del Governo prevede altresì la riforma degli ordini professionali
entro 12 mesi. La sintesi dei provvedimenti del DL 138 che riguardano anche
l'ordine dei giornalisti è consultabile QUI.
Note
(1) Art. 3 comma 5/b del DECRETO-LEGGE
13 agosto 2011 , n. 138 - Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria
e per lo sviluppo
- (G.U. 13 agosto
2011, n. 188)
(2) Nel testo del DL
138, la formulazione dell'Art. 10 (Fondi interprofessionali
per la formazione continua), comma 1 contiene un errore. Il testo infatti
recita: "All'articolo 118, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388,
dopo le parole «si possono articolare regionalmente o territorialmente» aggiungere
le seguenti parole «e possono altresì utilizzare parte delle
risorse a essi destinati per misure di formazione a favore di apprendisti
e collaboratori a progetto»." In realtà ci si deve riferire
al comma 7 e non al comma 1 dell'articolo 118.
(3) Art. 118
(Interventi in materia di formazione professionale nonche' disposizioni
in materia di attivita' svolte in fondi comunitari e di Fondo sociale europeo)
Legge 23
dicembre 2000, n. 388 - "Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)"
(Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2000 - Supplemento Ordinario n.
219)
(4) Contratto
nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi 2009-2013,
art. 4 (Nota a verbale) |
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Assostampa
Romana
pubblica una guida
per il giornalista freelance
"Giornalista
fai da te, vademecum per il lavoro autonomo e parasubordinato" è il
nome della pubblicazione realizzata dalla Consulta Feeelance dell'Associazione
Stampa Romana a cura di Natalia Marra e Maria Giovanna Faiella.
E' una vera e propria guida che fornisce chiarimenti e risposte a tantissimi
problemi "pratici" che riguardano i freelance.(segue)
Lettera aperta ai direttori e CdR delle
testate siciliane sul lavoro giornalistico precario
Questa lettera denuncia l’umiliante e vergognosa situazione professionale
in cui sono costretti a vivere i giornalisti precari, comunque chiamati:
collaboratori esterni, lavoratori autonomi o “freelance”.
I luoghi dove le aziende editrici riescono ad imporre questa situazione
di sfruttamento e mortificazione della dignità dei lavoratori sono
le redazioni dei giornali.(segue)
Uffici
stampa pubblici: tre aspetti che riguardano la precarietà nel
lavoro giornalistico
Esaminando le problematiche che riguardano gli uffici stampa ed il lavoro
giornalistico precario emergono tre aspetti di rilievo: i casi di elusione dell'incompatibilità di
legge; la possibilità per i lavoratori
autonomi di una deroga al divieto di commistione; la formulazione dei bandi
di selezione.(segue)
Sulle
modalità di accesso
alla professione: apprendistato, scuole di giornalismo e numero chiuso
La riforma dell'apprendistato, attraverso la formulazione del Testo Unico
recentemente modificato dalla Conferenza Stato-regioni e sottoposto alle
parti sociali, sarà esaminata in autunno dalle commissioni parlamentari
prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei ministri. In particolare
l'art. 5 del Testo Unico disciplina l' "Apprendistato di alta formazione
e ricerca" con cui possono essere assunti in tutti i settori di attività pubblici
o privati soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni anche per
il conseguimento di titoli di studio universitari o per il praticantato
previsto per l'accesso alle professioni ordinistiche.(segue)
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