UFFICI STAMPA: L’ASSOSTAMPA
SICILIA CHIEDE I DANNI AI BUROCRATI
DEGLI ENTI LOCALI
L’Associazione siciliana della stampa avvierà azioni di
rivalsa in sede civile contro quei dirigenti e funzionari degli Enti
locali che in maniera immotivata e illegittima hanno revocato o negato
l’applicazione del contratto nazionale di lavoro a giornalisti
impegnati negli uffici stampa delle amministrazioni locali sottoposte
al controllo e vigilanza della Regione. (segue)
| | Il
7-8 ottobre in Toscana la
prima manifestazione nazionale
dopo le recenti disposizioni sulla riforma degli
ordini professionali
I nuovi organismi disciplinari dell'Ordine
La manovra
di Ferragosto (1) ha stabilito che anche l'Ordine dei giornalisti, nell'ambito
generale della riforma degli ordini professionali,
dovrà prevedere l'istituzione di organi a livello regionale e nazionale,
diversi da quelli aventi funzioni amministrative, ai quali saranno specificamente
affidate l'istruzione e la decisione delle questioni disciplinari. La carica
di consigliere regionale o nazionale sarà incompatibile con quella
di membro dei consigli di disciplina.
Il 7 e 8 ottobre si terrà a Firenze,
presso il Teatro Odeon, la
manifestazione nazionale “Giornalisti e Giornalismi". Nel corso
dell’evento, organizzato da Ordine nazionale dei Giornalisti, Federazione
Nazionale della Stampa Italiana, l'Ordine dei giornalisti della Toscana e
l'Assostampa Toscana, con il sostegno di Inpgi e Casagit, i giornalisti italiani
saranno chiamati a redigere il testo della "Carta di Firenze",
uno strumento deontologico innovativo per disciplinare modelli virtuosi di
collaborazione tra giornalisti e cooperazione con editori per cementare ancora
la fiducia tra stampa e lettori.
La Carta normerà condotte e comportamenti riguardanti la dignità della
professione giornalistica che potranno diventare anche oggetto di procedimento
disciplinare ordinistico o sindacale in caso di violazione.
La manifestazione di Firenze sarà quindi anche la prima sede nazionale
in cui vi sarà l'occasione per proporre una formulazione delle norme
deontologiche che tenga conto dei nuovi organi di disciplina.
Nota
(1) Il Decreto
legge 13 agosto 2011 n. 138, art. 3, comma
5/f ha stabilito che, nell'ambito generale della riforma
degli ordini professionali, si dovrà tra l'altro "prevedere
l'istituzione di organi a livello territoriale, diversi da quelli aventi
funzioni amministrative, ai quali sono specificamente affidate l'istruzione
e la decisione delle questioni disciplinari e di un organo nazionale
di disciplina. La carica di consigliere dell'Ordine territoriale o di
consigliere nazionale è incompatibile con quella di membro dei
consigli di disciplina nazionali e territoriali." |
|
Assostampa
Romana
pubblica una guida
per il giornalista freelance
"Giornalista
fai da te, vademecum per il lavoro autonomo e parasubordinato" è il
nome della pubblicazione realizzata dalla Consulta Feeelance dell'Associazione
Stampa Romana a cura di Natalia Marra e Maria Giovanna Faiella.
E' una vera e propria guida che fornisce chiarimenti e risposte a tantissimi
problemi "pratici" che riguardano i freelance.(segue)
Lettera aperta ai direttori e CdR delle
testate siciliane sul lavoro giornalistico precario
Questa lettera denuncia l’umiliante e vergognosa situazione professionale
in cui sono costretti a vivere i giornalisti precari, comunque chiamati:
collaboratori esterni, lavoratori autonomi o “freelance”.
I luoghi dove le aziende editrici riescono ad imporre questa situazione
di sfruttamento e mortificazione della dignità dei lavoratori sono
le redazioni dei giornali.(segue)
Uffici
stampa pubblici: tre aspetti che riguardano la precarietà nel
lavoro giornalistico
Esaminando le problematiche che riguardano gli uffici stampa ed il lavoro
giornalistico precario emergono tre aspetti di rilievo: i casi di elusione dell'incompatibilità di
legge; la possibilità per i lavoratori
autonomi di una deroga al divieto di commistione; la formulazione dei bandi
di selezione.(segue)
Sulle
modalità di accesso
alla professione: apprendistato, scuole di giornalismo e numero chiuso
La riforma dell'apprendistato, attraverso la formulazione del Testo Unico
recentemente modificato dalla Conferenza Stato-regioni e sottoposto alle
parti sociali, sarà esaminata in autunno dalle commissioni parlamentari
prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei ministri. In particolare
l'art. 5 del Testo Unico disciplina l' "Apprendistato di alta formazione
e ricerca" con cui possono essere assunti in tutti i settori di attività pubblici
o privati soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni anche per
il conseguimento di titoli di studio universitari o per il praticantato
previsto per l'accesso alle professioni ordinistiche.(segue)
| |