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Palermo: giornalista di una tv locale aggredito dal figlio del boss mafioso Vitale

Il direttore della tv locale 'Telejato' di Partinico (Palermo), Giuseppe Maniaci, è stato aggredito la sera del 29 gennaio a calci e pugni da alcuni giovani, tra cui, come confermato dallo stesso giornalista, uno dei figli del boss mafioso Vito Vitale.
Maniaci è stato ricoverato all'ospedale di Partinico per gli ematomi e le escoriazioni, ma le sue condizioni non sono gravi.
Proprio ieri il suo telegiornale aveva aperto con la notizia dei lavori del comune in un'area in zona Vallegrande dove si trovavano delle stalle di proprietà dei Vitale confiscate dallo Stato. (ADNKRONOS)

DENUNCIATO IL FIGLIO DEL BOSS

Il figlio ancora minorenne del boss mafioso di Partinico Vito Vitale è stato denunciato per lesioni e minacce dalla
Polizia di Stato di Palermo con l'accusa di avere aggredito a calci e pugni il giornalista Giuseppe Maniaci, direttore della Tv privata Telejato, con un complice che deve ancora essere identificato. A riconoscerlo è stato lo stesso gornalista che si è rivolto alle forze dell'ordine.
Il ragazzo avrebbe tentato anche di strangolare Maniaci, che da sempre conduce una battaglia contro la mafia, con la sua stessa cravatta.

LE SOLIDARIETA'

ASSOSTAMPA, SOLIDARIETA' A GIORNALISTA AGGREDITO

" La brutale aggressione mafiosa subita da Pino Maniaci, combattivo giornalista di frontiera, malmenato a calci e pugni da due giovani, uno dei quali riconosciuto dalla vittima come uno dei figli del boss di Partinico Vito Vitale, è l'ennesimo gravissimo attentato alla libertà di informazione". Lo ha detto il segretario provinciale dell'Assostampa di Palermo, Enrico
Bellavia.
" L'aggressione è avvenuta in pieno centro di Partinico, in mezzo alla strada - ha detto Bellavia- Contro Maniaci anche un tentativo di strangolamento. L'Assostampa di Palermo e i giornalisti tutti sono vicini a Maniaci che con pochi mezzi e grande determinazione, subendo anche un bombardamento giudiziario senza precedenti ( 270 querele, buona parte delle quali relative alla sua opera di denuncia sui fumi della distilleria Bertolino) costituisce un baluardo di informazione insostituibile in un territorio difficile e infido, dove la mafia dei Vitale ha spadroneggiato condizionando la vita pubblica''.
''Maniaci -ha concluso Bellavia- ha annunciato la sua volontà di proseguire nella sua attività. E già oggi con i segni del pestaggio subito sarà in onda a raccontare fatti e misfatti di Partinico. Per questo i colleghi tutti e i cittadini, oltre a esprimergli la più profonda solidarietà devono essergli soprattutto grati".


DICHIARAZIONE DI ALBERTO CICERO,
SEGRETARIO REGIONALE ASSOSTAMPA:

“ Ancora una volta un giornalista in prima linea sul fronte della difesa del diritto all'informazione paga un prezzo altissimo per il proprio impegno. L'aggressione subita dal collega Pino Maniaci, direttore di Telejato di Partinico, testimonia il livello di guardia raggiunto dalle pressioni di ogni tipo e di diversa natura che ogni giorno vengono esercitate sugli operatori dell'informazione.
Anche se ci conforta l'immediata denuncia di uno degli aggressori, immediatamente riconosciuto dalla vittima, non dobbiamo dimenticare che in ogni parte dell'Isola i rischi per chi esercita correttamente e con coraggio questa professione si vanno facendo sempre più pesanti raggiungendo le caratteristiche di una vera e propria emergenza. E, purtroppo, anche il panorama nazionale proprio in questi giorni si sta aggravando pesantemente.
E' tempo che la società civile e le forze politiche si rendano realmente conto dei gravissimi rischi che corre l'informazione nel nostro Paese e in Sicilia in particolare”.


IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA, FRANCO SIDDI, HA DICHIARATO:

“ Chiediamo che l’appello lanciato ieri dal Sindacato dei giornalisti ad una mobilitazione democratica contro gli atti di intimidazione al sistema dei media diventi un fatto concreto così come l’invito al ministro degli Interni ad incontrarci per valutare i gravi episodi di questi ultimi giorni. E questo anche, e soprattutto, in relazione al vile pestaggio del collega Pino Maniaci, direttore della Tv locale Telejato di Partitico in provincia di Palermo. Ieri sera infatti il collega Maniaci è stato aggredito da tre delinquenti riconosciuti dallo stesso collega come esponenti della mafia locale con calci e pugni a tal punto da dover essere ricoverato in ospedale. Un attacco gravissimo contro un collega e la sua emittente da sempre impegnati contro i soprusi della mafia e della criminalità organizzata in Sicila. Non tolleriamo più incertezze e lassismo, lo Stato faccia la sua parte, e subito, a tutela della libera informazione”.

UNCI SICILIA CONDANNA AGGRESSIONE A GIORNALISTA

Il Gruppo siciliano dell'Unci-Unione nazionale cronisti italiani "condanna l'aggressione a
Giuseppe Maniaci, coraggioso direttore dell'emittente privata Telejato, che ieri sera è stato picchiato da un gruppo di giovani tra cui, il figlio di un boss mafioso, che hanno voluto contestare in questo modo barbaro, un servizio televisivo mandato in onda poco prima e che ha riguardato l'abbattimento di alcune stalle che, sino ad alcuni mesi fa, erano nella disponibilità del clan dei Vitale".
" Nel ribadire la condanna di ogni forma di violenza, figlia in questo caso di una sub cultura mafiosa dura a morire, l'Unione Cronisti esprime la sua affettuosa solidarietà al collega Maniaci e chiede al questore ed al prefetto di predisporre una vigilanza a tutela dei colleghi di Telejato - dice l'Unic - impegnati da anni ormai a raccontare le vicende di cronaca di un territorio a fortissima densità mafiosa godendo di una audience considerevole e quindi in grado di incidere sulle coscienze dei cittadini".
" L'aggressione vigliacca ai danni di Maniaci - ha dichiarato il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales - è l'epilogo di una serie di episodi criminosi che hanno avuto come comune denominatore quello di intimidire lo staff di una emittente coraggiosa che ha nella sua redazione, composta da giovani e promettenti cronisti, guidati dal navigato direttore Giuseppe 'Pino' Maniaci, un caposaldo nella lotta alle varie illegalità. Con coraggio e con puntuali resoconti Telejato non si tira mai indietro quando si tratta di fare nomi e cognomi di boss e di certi politici collusi. L'Unci Sicilia - ha concluso Zingales - è al fianco di Maniaci e dei suoi giovani cronisti, espressione di un giornalismo libero che respinge qualsiasi forma di condizionamento".

Palermo, 30 gennaio 2008

 

 
   

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