| | L’Assostampa Sicilia insieme ad altre 11 associazioni regionali interviene sulla situazione Casagit “ Per il risanamento è indispensabile una manovra urgente e condivisa” La manovra ipotizzata dal Consiglio di amministrazione per riequilibrare i conti della Casagit suscita forti perplessità, nel metodo come nel merito. Rispetto al metodo è essenziale lavorare per consentire alla base della Casagit di potere condividere le linee generali del risanamento salvaguardando la “missione” solidaristica e mutualistica della Cassa. Nel merito. Riteniamo prioritario e urgente definire un piano che metta sotto controllo tutti i centri di spesa. Riteniamo opportuno che tale piano sia presentato e discusso nel corso dell’assemblea fissata per il prossimo 27 novembre e quindi messo a disposizione dell’intera categoria. La manovra finora sottoposta all’attenzione del gruppo dirigente della Casagit ipotizza invece un massiccio prelievo di risorse dalle tasche dei colleghi, per un ammontare di 1,7 milioni di euro che rappresenta oltre il 50 per cento dell’intero importo dell’operazione di riequilibrio. Il ricorso all’aumento della contribuzione precede e rende marginale al fine del risanamento dei conti l’intervento sulla struttura dei costi. Tale impostazione rischia di non aggredire le cause che hanno determinato la crisi della Casagit. La sensazione è che i soci possano essere chiamati a finanziare, se non sprechi, lussi che la Cassa non può più permettersi. La manovra, così, oltreché sperequata, perché non progressiva rispetto al reddito e alle condizioni reali dei nuclei familiari, sarebbe inefficace. Occorre quindi ribaltare la logica di fondo del piano: un aumento della contribuzione è l’ultima leva sulla quale agire non quella su cui incardinare un’operazione che non può essere solo contabile, ma solidale e condivisa. Per questi motivi, rivolgiamo al Presidente, al Consiglio di amministrazione, ai fiduciari e ai membri dell’assemblea della Casagit un appello a desistere dall’ingaggiare un braccio di ferro sui contenuti di un piano suscettibile di non essere condiviso dalla maggioranza dei colleghi e quindi fonte di paralisi della Cassa e di incomprensioni nella categoria. Le Associazioni regionali di Stampa: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Abruzzo, Sardegna, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Sicilia | | | |