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Intimidazione a Nino Amadore
giornalista del Sole 24 Ore

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Danneggiata l'automobile al giornalista del Sole 24 Ore Nino Amadore, mentre al polo universitario di Agrigento si svolgeva la presentazione del suo libro «La zona grigia, professionisti al servizio della mafia», che tenta di tracciare i contorni delle collusioni e di capire quali e quanti professionisti sono stati censurati dai rispettivi Ordini professionali per conclamati rapporti con Cosa nostra. In Sicilia in dieci anni, scrive Amadore, sono stati almeno 400 i professionisti finiti nei guai per aver avuto contatti con la mafia.

Tra censure, perquisizioni e minacce siamo al minimo storico nella storia recente del libero esercizio dell'attività giornalistica in Sicilia. Come accaduto al collega Lirio Abbate, anche il collega Nino Amadore subisce ora un'intimidazione per avere scritto un libro sui colletti bianchi al servizio della mafia». Lo afferma Enrico Bellavia, segretario provinciale dell'Assostampa di Palermo, dopo che è stata danneggiata l'automobile al giornalista del Sole 24 Ore, Nino Amadore, mentre al polo universitario di Agrigento si svolgeva la presentazione del suo libro «La zona grigia, professionisti al servizio della mafia». Per Bellavia, «se sono i libri a dare fastidio, vuol dire che sono rimasta l'ultima frontiera della libertà di espressione. Alcune cronache quotidiane sono le autorità a volerle addomesticate.
Altre sono invece i direttori a renderle inoffensive con omissioni e silenzi».

Solidarietà viene espressa dall'Unci (Unione cronisti) Sicilia: «Evidentemente un certo modo di fare informazione, quello che si occupa di diffondere notizie senza paura, quello che pubblica i nomi ed i cognomi di corrotti, mafiosi e collusi sta infastidendo non solo i piccoli malavitosi e i capibastone, ma anche coloro che oggi, in maniera occulta, gestiscono 'comitati d'affari inquinatì. Chiediamo alle forze dell'ordine siciliane, visto il ripetersi di episodi preoccupanti in danno di cronisti, di svolgere con maggiore attenzione i servizi di vigilanza laddove sono previsti interventi di giornalisti impegnati sul fronte della lotta alla mafia e alle varie illegalità».

Il Cdr del Giornale di Sicilia esprime solidarietà al collega del Sole 24 Ore Nino Amadore, la cui auto è stata danneggiata mentre stava presentando il suo libro sui colletti bianchi al servizio della mafia, al Polo universitario di Agrigento. «Oggi più di ieri - si legge in una nota - bisogna tenere la schiena dritta e continuare nell'azione di denuncia che ha contribuito all'azzeramento dei vertici storici di Cosa nostra e alla presa di coscienza di una buona fetta della società civile. Abbassare la guardia proprio adesso che la mafia appare indebolita e all'angolo, nascondere notizie o lasciarsi intimidire significherebbe solo fare il gioco di chi vorrebbe una stampa accondiscendente e inoffensiva».

Palermo, 14 gennaio 2008

 

 
   

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