| | UFFICIO STAMPA COMUNE DI PALERMO
ASSOCIAZIONE SICILIANA DELLA STAMPA E FNSI: LA
PAROLA AI GIUDICI - PARTONO I RICORSI ALLA MAGISTRATURA E ALLA CORTE
DEI CONTI
La
definitiva chiusura dell’Ufficio stampa del Comune di Palermo
ha lasciato senza lavoro nove giornalisti vincitori di un regolare
concorso. Con questa decisione - comunicata solo verbalmente da un
dirigente - il sindaco Cammarata è venuto meno per l’ennesima
volta agli impegni assunti in questi ultimi due anni con i lavoratori
e con i loro rappresentanti sindacali.
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A questo punto, dopo diversi anni di contratti a termine e dopo che il
Comune ha chiesto ai giornalisti di lavorare a titolo gratuito per quattro
mesi in attesa della stabilizzazione che adesso è stata negata,
saranno la giustizia del lavoro, quella civile, quella contabile e, se
il caso, anche quella penale che richiameranno il sindaco e la sua miope
burocrazia al rispetto delle leggi e dei diritti dei lavoratori che in
questi anni sono stati calpestati – dichiara Luigi Ronsisvalle,
vicesegretario della Federazione nazionale della Stampa -. La risoluzione
della questione dell’Ufficio stampa del Comune di Palermo, che
si era già virtualmente conclusa con l’espletamento di un
regolare concorso che avrebbe portato alla stabilizzazione dei giornalisti
precari ma che è poi stato improvvisamente e improvvidamente annullato,
diventerà la battaglia del sindacato dei giornalisti in Sicilia
sul tema degli uffici stampa della pubblica amministrazione”.
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Abbiamo preso atto – afferma Alberto Cicero, segretario regionale
dell’Associazione Siciliana della Stampa - che il Comune con incredibile
arroganza, dopo avere chiesto il condono per i contributi non versati
all’istituto di previdenza dei giornalisti riconoscendo così il
loro vincolo di dipendenza, ha snobbato pure l’ultimo tentativo
di conciliazione davanti all’ufficio provinciale del lavoro di
Palermo inviando un dirigente senza delega. Il nostro ufficio legale
ora preparerà i ricorsi singoli al giudice del lavoro, ma faremo
anche un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti
affinché intervengano per verificare se sono stati commessi abusi
nella procedura di annullamento di un regolare concorso pubblico al quale
hanno partecipato oltre 90 giornalisti e se esistono gli estremi affinché si
possa contestare al Comune l’interruzione del pubblico servizio.
Infatti l’Ufficio stampa del Comune non funziona più a regime
dal giugno del 2009.
L’ufficio legale dell’Assostampa ha già preparato
il ricorso straordinario al Presidente della Regione in modo da chiarire
definitivamente se il concorso per l’assunzione di 13 redattori
era da annullare o meno”. | | | |