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| L'assemblea
degli iscritti all'Assostampa Siracusa La sezione provinciale di Siracusa dell’Associazione Siciliana della Stampa, riunita in assemblea plenaria il 9 maggio 2010, dopo approfondito dibattito, all’unanimità RIBADISCE grande preoccupazione per l’imminente adozione di provvedimenti volti a comprimere ulteriormente l’esercizio del diritto di cronaca e che, pur in nome del legittimo interesse alla tutela della privacy, di fatto si concretizzano una serie di norme, anche duramente punitive nei confronti dei giornalisti, che renderanno sostanzialmente impossibile lo svolgimento di quella naturale funzione di “sentinella” della democrazia, che è prerogativa propria ed insopprimibile del giornalismo; RIFIUTA con forza ogni tentativo in atto, più o meno palese, di condizionare lo svolgimento del lavoro giornalistico anche con ricorso a norme pesantemente interferenti con lo stesso diritto di cronaca, in un momento in cui, peraltro, la stringente crisi economica sta vedendo i giornalisti impegnati nella difesa del posto di lavoro e, con questo, nella difesa stessa del mantenimento della pluralità di informazione; DENUNCIA la
contraddittorietà fra l’azione legislativa restrittiva promossa
dal governo e la sua prassi amministrativa, alla luce del pericoloso
tentativo, operato questa volta in nome della trasparenza, di diffondere
sul web, in maniera parziale, acritica e indistinta, informazioni sensibili
che, in quanto tali, dovrebbero essere invece destinate ope legis alla
professionale “lavorazione” giornalistica, quali sono i cosiddetti “mattinali” degli
uffici territoriali delle forze dell’ordine. SOLLECITA la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Unione Nazionale Cronisti Italiani ad una attenta riflessione e ad avviare, se del caso, tutte le azioni necessarie ad ottenere l’adozione dei correttivi occorrenti per bloccare una linea di tendenza che, attraverso la compressione legislativa dell'esercizio del diritto di cronaca accompagnata da una contestuale prassi amministrative che ne comporta il suo snaturamento, appare volta a determinare la sostanziale cancellazione del giornalista come figura professionale autonoma ed indipendente. | ||||||||||||||