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Giornalisti lavoratori autonomi / Assostampa Palermo
Costituita la Consulta
freelance, lavoratori autonomi e precari
Delineato un programma di attività e proposte concrete per contrastare la gravissima e diffusa situazione di malessere

La Consulta dei giornalisti freelance, lavoratori autonomi e precari della Sezione di Palermo dell'Assostampa nella seduta di insediamento del 3 dicembre 2010 ha voluto tracciare un quadro delle problematiche e delle iniziative sindacali concrete da adottare con urgenza a sostegno e tutela dei colleghi del comparto.
L'attuale situazione dei giornalisti lavoratori autonomi in Italia viene delineata con estrema chiarezza nel lavoro curato da Pino Rea per il LSDI "Giornalismo: il lato emerso della professione. Una ricerca sulla condizione dei giornalisti italiani", realizzato sulla base dei dati forniti da Inpgi, Ordine e Fnsi e presentato in questi giorni.
Alla fine del 2009 sono giornalisti attivi "visibili" solo la metà dei 98.155 iscritti all'Ordine. L'altra metà risulta costituita da colleghi sconosciuti all'INPGI quindi privi di reddito ufficiale da lavoro giornalistico.
Tra i vari elementi evidenziati nella ricerca, segnaliamo:
- il progressivo "invecchiamento" dei giornalisti lavoratori autonomi;
- l'aumento degli iscritti all'Ordine nelle regioni del sud (1 iscritto su 4);
- la dichiarazione di redditi inferiori ai 5.000 euro l'anno da parte di quasi la metà degli iscritti all'INPGI 2 ;
- l'aumento del numero dei disoccupati.

Desolanti anche "i dati della vergogna" sui compensi che emergono dalla recente ricerca dell'OdG "Smascheriamo gli editori". Articoli pagati 2.50 euro, forfait mensili di 50-100 euro; pezzi mai retribuiti, o pagati dopo un anno; collaborazioni che dopo un certo numero di articoli diventano a titolo gratuito o ricevano compensi drasticamente tagliati. I dati sui compensi ai freelance, sono stati trasmessi a tutte le Procure generali della Repubblica dall’esecutivo dell’Ordine dei giornalisti, perché “valutino se nelle situazioni emerse siano configurabili ipotesi di reato”. L'OdG ha promosso l'iniziativa per la presentazione di una proposta di legge ´´che stabilisca per le testate che ricevono contributi statali un livello obbligatorio di retribuzione adeguata e garanzie minime per i collaboratori´´.

Per contrastare la situazione di profondo e diffuso malessere vissuta dall'intera categoria dei giornalisti e dal comparto del lavoro autonomo in particolare, la Consulta si propone quindi di promuovere con priorità presso tutti gli organismi competenti le seguenti azioni concrete:
- individuare e denunciare tutti i casi di esercizio abusivo della professione giornalistica;
- monitorare la retribuzione delle collaborazioni segnalando quei compensi e modalità che ledono la dignità del giornalista e che non possono assicurare nei confronti del lettore la garanzia della qualità del lavoro prestato;
- sollecitare il massimo rigore nella revisione degli elenchi degli iscritti da parte dell'Ordine regionale, verificando su ciascuno di essi la sussistenza dei requisiti previsti e provvedendo alle dovute cancellazioni;
- impedire l'attività di tutte le "fabbriche di disoccupati", cioè le iniziative di formazione professionale, scuole di giornalismo comprese, che concorrano all'iscrizione degli allievi all'Ordine ma vengano promosse senza alcun preciso programma di inserimento professionale (ad es. a conclusione dell'attività formativa, borsa di lavoro almeno annuale presso una redazione);
- favorire tutte le attività di aggiornamento e riqualificazione degli iscritti all'Ordine dei giornalisti, specialmente nel campo delle nuove tecnologie;
- attuare un programma di politiche attive per il lavoro, progetti di orientamento e inserimento professionale;
- effettuare un'indagine su tutti gli incarichi per attività riconducibili a quelle proprie degli uffici stampa inserite in iniziative cofinanziate da organismi pubblici, nazionali o UE;
- attivare una decisa attività di controllo e di sanzioni verso quei colleghi che, all'interno delle redazioni o in virtù di rapporto di collaborazione, si trovino nello stesso tempo a svolgere attività di ufficio stampa e a scrivere essi stessi sulla testata per cui lavorano articoli e notizie relative all'oggetto dell'incarico.
La Consulta propone inoltre di attivare, presso la Sezione di Palermo, una Sala stampa riservata ai giornalisti lavoratori autonomi iscritti al sindacato attrezzata con postazioni connesse ad Internet, di cui almeno una all'Ansa, in cui sia possibile anche organizzare conferenze stampa.
Per dare attuazione al quadro programmatico delle attività e allo scopo di integrarlo con ulteriori iniziative, la consulta invita tutti i colleghi lavoratori autonomi di Palermo ad offrire il proprio contributo segnalando idee, situazioni, problematiche particolari.

Palermo, 3 dicembre 2010

  Consulta Lavoro Autonomo
Assostampa Palermo

freelance@assostampasicilia.it

 

 

 
   

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