Emergenza
Sicilia: Ordine e Sindacato a confronto
sulla grave situazione occupazionale
Iscrizioni
e revisioni, precariato malpagato,
esercizio abusivo della professione
Ne hanno parlato Ordine dei giornalisti e Assostampa Sicilia
in seduta
congiunta
Proposta la costituzione di un tavolo tecnico permanente
Per
cercare nuovi percorsi e strategie comuni in grado di fronteggiare la
grave e complessa situazione della categoria in Sicilia, i consigli regionali
di ordine e sindacato dei giornalisti si sono riuniti in seduta comune
venerdì 4 marzo al President Hotel di Palermo. Un evento significativo
che vuole aprire una nuova stagione di collaborazione tra i due organismi,
come hanno affermato il presidente dell'Ordine Vittorio Corradino e il
Segretario regionale Assostampa Alberto Cicero.
Tanti i temi dibattuti, tutti di grande interesse per i lavoratori
autonomi e freelance. Al primo posto naturalmente il grande numero
di giornalisti
iscritti, circa 1000 professionisti e 4000 pubblicisti. Decisamente
troppi per le possibilità occupazionali del territorio siciliano,
come emerge dall'intervento del consigliere dell'Ordine Riccardo
Arena che
ha analizzato i dati numerici provincia per provincia. No
alle fabbriche di disoccupati
Come intervenire per ridurre questa eccessiva proliferazione di nuovi
giornalisti? La
risposta più semplice pare quella di applicare al massimo la discrezionalità affidata
all’Ordine sulle modalità di accesso. Riportare alla condizione
di eccezionalità il riconoscimento d’ufficio delle “compiute
pratiche”. Aumentare il più possibile il compenso dell’attività giornalistica
svolta che gli aspiranti pubblicisti devono dimostrare (in Sicilia di 500
euro l’anno, cioè circa 40 euro al mese). Sull’esempio
di altri ordini regionali, la proposta è di portare anche a 5000
euro l’importo da documentare, e non con pagamenti cumulativi specialmente
se riferiti ad intere annualità.
Revisioni
e cancellazioni, prima di fare nuove iscrizioni
La soluzione più ovvia per contenere il numero degli iscritti è quella
di farne di nuovi solo dopo avere provveduto a cancellare un numero almeno
uguale di soggetti, attraverso una costante attività revisionale
che prioritariamente tenga conto di tutte le iscrizioni che rischiano di
diventare definitive (mai più cancellabili) senza che sia mai
stata fatta una revisione. Formazione
In merito ai corsi che l’Ordine organizza in favore degli aspiranti
pubblicisti vi è perplessità sul grande numero di discipline
concentrate in due soli giorni di corso. E’ allo studio l’idea
di organizzare un calendario annuale di seminari specifici.
Il presidente dell’Ordine Vittorio Corradino ha ricordato il gran
numero di colleghi professionisti provenienti negli scorsi anni dalla scuola
di giornalismo palermitana promossa dall’Ordine regionale (un master
dell’Università di Palermo il cui direttore non era un giornalista
ma un ingegnere) chiusa dall’Ordine nazionale per mancanza dei requisiti
relativi alla presenza di laboratori attrezzati diretti da professionisti.
Tra le attribuzioni del Consiglio dell’Ordine vi è la vigilanza
per la tutela del titolo di giornalista in qualunque sede. L’ordine
dei medici, degli architetti, o dei farmacisti non tollererebbero l’esistenza
di corsi universitari (o di qualunque altro corso di formazione) in medicina,
architettura o farmacia senza alcun collegamento formale con l’ordine
di pertinenza.
Assistiamo invece alla presenza di innumerevoli corsi di formazione, laurea
e master in materie giornalistiche.
Il Consiglio non dovrebbe rinunciare ad esercitare con il massimo rigore
le sue attribuzioni ma pretendere che qualsiasi iniziativa formativa intitolata
a discipline giornalistiche, universitaria o di altro tipo, debba essere
riconosciuta dall’Ordine (oppure rivolta a soggetti che sono già giornalisti).
Introdurre “buone prassi” per contrastare
l’esercizio abusivo della professione
Troppo spesso sono state segnalate attività di ufficio stampa affidate
a non-giornalisti. Ordine e Assostampa potrebbero promuovere nei confronti
dei direttori e delle redazioni delle testate la buona prassi di riconoscere
e pubblicare soltanto comunicati stampa recanti in calce nome, cognome
e numero di iscrizione all’albo del giornalista.
Altra buona prassi proposta è una iniziativa di sensibilizzazione
verso i direttori, ai quali potrebbe essere rivolto un deciso invito a
non utilizzare più collaborazioni secondo borderò che prevedano
un regime di compensi indecorosi per l’attività giornalistica,
sicuramente non adeguati a garantire la qualità dell'informazione
nei confronti del lettore.
Applicazione
della legge 150/2000 sugli uffici stampa nella PA
Un
ufficio stampa con aspiranti pubblicisti per sei comuni del territorio
imerese
La “Imera Sviluppo 2010 società consortile a responsabilità limitata” ha
avviato un progetto sperimentale “Ufficio Stampa Associato dell’Imerese” le
cui attività sono rivolte ai comuni soci del consorzio: Aliminusa,
Caccamo, Cerda, Montemaggiore Belsito, Sciara e Termini Imerese.
Il comunicato stampa diffuso titola “Al via le selezioni per collaboratori
ed aspiranti giornalisti” e riporta che nella costituenda struttura “i
professionisti dell’informazione raccoglieranno e dirameranno le
notizie provenienti dai sei comuni soci, consentendo loro di usufruire
dei servizi previsti dalla Legge 150/2000 con un impiego minimo di risorse
economiche.”
Il requisito per essere ammessi nella “Short List”, elenco
ristretto dei collaboratori, è il “diploma di scuola superiore”.
Inoltre, “alla nascita dell'Ufficio Stampa Associato, in via sperimentale,
si accompagna la fondazione di un periodico, che avrà tiratura mensile
e diffusione comprensoriale, per offrire una opportunità di collaborazione
anche agli aspiranti giornalisti pubblicisti.” Assostampa Sicilia
ha gia mandato una lettera di contestazione a cui il consorzio non ha dato
risposta. Un dossier sulla vicenda è stato consegnato al presidente
dell'Ordine.
Giornalista
LSU all’Ufficio
stampa del Comune di Palermo
Permane la grave situazione dell’Ufficio stampa del Comune di
Palermo, come ha illustrato il segretario di Assostampa Palermo Roberto
Ginex.
Dopo l’annullamento del concorso già espletato (per la stabilizzazione
dei giornalisti precari e l’assunzione di altri quattro), il Comune
ha indetto un nuovo bando per reclutare 5 giornalisti-LSU, dove questi
lavoratori sono chiamati “redattori”, figura professionale
prevista soltanto dal Contratto nazionale di lavoro dei giornalisti.
http://www.assostampasicilia.it/comunicato101123.html
Soltanto un soggetto è risultato in possesso dei titoli richiesti
dal bando.
La domanda a cui rispondere resta ora come giustificare l'esistenza dello
status di giornalista professionista-LSU.
Blog
e ufficio marketing invece di testate giornalistiche e ufficio stampa
Un ente pubblico intende strutturare attività di informazione attraverso
un blog, per “comunicare news, approfondimenti, bandi o l'organizzazione
di eventi in un ambiente informale e, dunque, più genuino”.
Si tratta dell’Università degli studi di Palermo.
Il bando è scaricabile QUI
Le segnalazioni in merito sono state trasmesse all'Assostampa
ed al presidente dell'Ordine per tutti gli eventuali provvedimenti del
caso.
Comunicazioni
Rappresentanza
dei collaboratori precari all'interno dei CdR
Durante i lavori del 26° Congresso della FNSI, i delegati della Commissione
del Lavoro Autonomo hanno presentato la proposta di un percorso per
inserire un rappresentante dei collaboratori esterni in seno ai Comitati
di redazione. Potrebbe inizialmente essere un membro aggiunto eletto dal
corpo redazionale, quindi un collega contrattualizzato. Un precedente esiste
già, nel CdR del quotidiano veronese "L'Arena".
Per arrivare ad una introduzione formale all'interno del prossimo contratto
di lavoro occorre quindi un'opera di informazione e sensibilizzazione
all'interno della categoria, in particolare nei confronti dei colleghi
dei CdR.
Abbonamento
o licenziamento
Un quotidiano siciliano impone ai propri collaboratori la sottoscrizione
di un abbonamento alla testata, pena la cessazione del rapporto di
lavoro. Incredibile ma vero! La segnalazione da parte degli interessati è stata
fatta alla Segreteria Assostampa Palermo.
Circolo
della stampa
Dopo la notizia che nella villa di via Bernini 52 confiscata alla mafia
e assegnata all’Ordine dei giornalisti di Sicilia sarà ospitato
un circolo della stampa (i cui soci possono anche non essere giornalisti)
che “avrà le funzioni di un club service” con “tavoli
per giochi e per tornei di carte (siciliane, francesi, burraco), scacchi”,
anche il circolo della stampa di Palermo già esistente ha chiesto
di potere utilizzare gli stessi locali. Il presidente Corradino ha informato
però che l’atto di concessione proibisce espressamente la
cessione d’uso a terzi dell’immobile e in merito verrà chiesto
un parere da parte del Demanio.
Maggiore
interazione tra Ordine e Associazione della Stampa
Tavolo
tecnico Ordine/Assostampa -
La seduta si è chiusa con l’auspicio di Daniele Billitteri,
presidente Assostampa Sicilia, di instituire al più presto un “tavolo
tecnico permanente” tra Ordine e Sindacato per coordinare
una politica comune di gestione delle gravi problematiche della
categoria.
nota a cura di
Dario
Fidora
coordinatore Commissione lavoro autonomo Assostampa Sicilia
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