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| I giornalisti sono esclusi dai co.co.pro. Le
collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.). La previsione legislativa,
relativamente recente, di affiancare alla tradizionale distinzione tra
lavoro subordinato e lavoro autonomo una nuova fattispecie, quella del lavoro
parasubordinato (co.co.co.),
con lo scopo di introdurre elementi di flessibilità nel mercato
del lavoro, ha contribuito a creare soltanto molta confusione nella distinzione
tra una fattispecie e l’altra e nella individuazione dei trattamenti
economici e normativi. Il decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276
ha di fatto cancellato la fattispecie del co.co.co. introducendo quella
nuova
del co.co.pro. ovvero della collaborazione coordinata e continuativa a
progetto, specificando che i contratti di collaborazione coordinata e continuativa
devono essere a termine e devono essere legati ad un progetto o ad un programma
di lavoro specificato nel contratto di assunzione. Palermo, 23 aprile 2011 | ||||||||||||||