| | Giornata
di studio
per la professione giornalistica
Il 17
maggio, nella sala Museion della residenza universitaria "Centro",
si è svolta una "Giornata di studio per la professione giornalistica",
momento di riflessione sul giornalismo dedicato agli studenti di Scienze
della Comunicazione. La giornata è stata resa possibile grazie a una
sinergia tra Assostampa provinciale di Catania, ufficio stampa dell'Ersu
e Università degli
studi di Catania.
I 5 relatori che si sono succeduti davanti a una platea di circa 80 studenti
hanno sceverato vari aspetti della professione giornalistica: Giuseppe Di
Fazio, vicecaporedattore de La Sicilia, ha posto l'accento sul ruolo del "Giornalista
nell'era di internet"; il segretario regionale dell'Assostampa, Alberto
Cicero, ha invece insistito sull'importanza della deontologia professionale,
dibattendo su "Diritti e doveri dei giornalisti" e ponendo l'accento
sulle difficoltà di questa professione oggi; il consigliere nazionale
dell'Ordine dei giornalisti, Giuseppe Vecchio, si è invece soffermato
sulla "Legge professionale, accesso e ipotesi di riforma", ponendo
soprattutto l'accento sulla necessità delle riforma di una legge ormai
antiquata; il consigliere regionale dell'Assostampa, Daniele Lo Porto, ha invece
focalizzato il proprio intervento sulla "Comunicazione istituzionale nell'ufficio
stampa pubblico e la comunicazione nell'azienda privata", ponendo particolare
attenzione alla inapplicata legge 150/2000 e alla carta deontologica dei giornalisti
degli uffici stampa; il giornalista Piero Maenza, infine, si è soffermato
sul "Giornalismo televisivo", facendo rilevare in particolare le
differenze esistenti tra la carta stampata e la televisione.
Durante i saluti iniziali, il segretario provinciale dell'Assostampa di Catania,
Maria Ausilia Boemi, rilevando - dati alla mano - come la situazione occupazionale
nel settore giornalistico sia particolarmente drammatica, con retribuzioni
sempre più irrisorie e contratti sempre più depotenziati, ha
sottolineato l'importanza di fare sapere a studenti di Scienze della Comunicazione
che, verosimilmente, sognano di entrare in questo mondo, quale sia la realtà dei
fatti. Non per scoraggiare i giovani a inseguire i loro sogni, ma per metterli
nelle condizioni di potere affrontare il loro futuro con la necessaria consapevolezza,
con la conseguente grinta, ma anche con l'indispensabile onestà intellettuale:
tutte doti fondamentali per un giornalista. |
| | |