| | Contratto
di lavoro
Raggiunto l’accordo fra Fnsi e Fieg
per la parte economica 2011-2013
Aumenti di 105 euro nel biennio
Dopo una giornata di intensa e tesa trattativa, Fnsi e Fieg hanno sottoscritto
l'ipotesi di intesa contrattuale per il biennio 2011-2013. L'accordo prevede
l'erogazione di 105 euro, 50 nel primo anno, 55 nel secondo.
Nonostante la trattativa avesse per oggetto l'adeguamento economico previsto
per il secondo biennio di durata contrattuale le parti hanno anche concordato
significativi interventi a sostegno del sistema di welfare autonomo della
categoria. A carico dei datori di lavoro è stata infatti concordata una manovra
previdenziale complessiva diretta a porre in sicurezza i conti dell'Inpgi,
assicurando così l'erogazione delle pensioni alla categoria giornalistica.
Le parti hanno concordato innovazioni nel settore delle erogazioni pensionistiche
a partire dalla progressiva elevazione dell'età pensionabile per le
giornaliste, le quali, tuttavia, potranno continuare ad accedere al trattamento
pensionistico a 60 anni con una lieve riduzione percentuale dei loro emolumenti.
Concordata anche la attivazione di un ente bilaterale per la formazione professionale.
Sul piano dello sviluppo dell'occupazione le parti hanno altresì concordato
misure a sostegno dell'assunzione, a tempo indeterminato, di giornalisti da
parte delle aziende editoriali. L'ipotesi contrattuale verrà sottoposta
al vaglio dei rispettivi organi dirigenti di entrambe le Federazioni.
Un atto di fiducia che scommette sulla tenuta del lavoro professionale e
sul futuro dell'industria dell'informazione". Così il segretario generale
della Fnsi, Franco Siddi, commenta l'avvenuta sigla dell'intesa oggi con la
Fieg sulla parte economica del contratto dei giornalisti, che mercoledì passerà al
vaglio definitivo delle parti. "Per legge e per contratto - aggiunge Siddi
- si tratta solo di una trattativa tecnica con il semplice calcolo degli incrementi
retributivi sull'inflazione decisa dal governo, ma con grande fatica e difficoltà si è riusciti
nella trattativa tra le parti sociali, Fieg e Fnsi, a cogliere l'occasione
per tentare di costruire delle sicurezze imprescindibili, vere e proprie urgenze
che in caso contrario avrebbero inciso su autonomia e funzione delle stesse
parti soprattutto im materia di previdenza". "Gli incrementi sono
solo perciò da considerare - aggiunge il segretario Fnsi - nella misura
delle cifre in busta paga ma anche di quelle, strategiche, destinate alle aliquote
contributive per le pensioni di oggi e di domani e per un welfare attivo che
sostenga la ripresa dell'occupazione stabile dei giornalisti. La previsione
di intervenire sull'età pensionistica delle donne era una via obbligata,
ed è trasferita all'Inpgi, messa per altro a punto e studiata nei dettagli,
con la previsione di criteri di gradualità di incremento dell'eta è e
di salvaguardia delle attuali condizioni per chi liberamente vorrà andare
in pensione a 60 anni anche dopo il 2022. Anche la scelta di realizzare insieme
un ente bilaterale con i criteri di legge ma in linea con gli scopi dell'industria
dell'informazione e per giornalisti in cerca di lavoro e riqualificazione,
come anche la commissione per il lavoro autonomo, interviene in quadro di cambiamenti
e difficoltà crisi economica non consente dichiarare superate. Per questo
questa ipotesi che va ora alla considerazione degli organi direttivi delle
due parti, è di coscienziosa responsabilità e fiducia sulla
ripresa e sul futuro del settore e del lavoro professionale"
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