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XXXI Congresso Assostampa Sicilia
 
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Ordine Giornalisti di Sicilia


UFFICI STAMPA: L’ASSOSTAMPA SICILIA CHIEDE I DANNI AI BUROCRATI
DEGLI ENTI LOCALI

L’Associazione siciliana della stampa avvierà azioni di rivalsa in sede civile contro quei dirigenti e funzionari degli Enti locali che in maniera immotivata e illegittima hanno revocato o negato l’applicazione del contratto nazionale di lavoro a giornalisti impegnati negli uffici stampa delle amministrazioni locali sottoposte al controllo e vigilanza della Regione. (segue)

 

La proposta di legge Moffa introduce l'equo compenso per il lavoro giornalistico autonomo
Un decalogo sui metodi di applicazione

Il testo della proposta di legge Moffa sull'equo compenso dei giornalisti (atto Camera 3555) prevede l'introduzione di una Commissione di tre membri, designati dal ministro del lavoro, dal ministro per lo sviluppo economico e dal consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti, che entro sei mesi dal suo insediamento definisca i requisiti minimi di equità retributiva dei giornalisti iscritti all'Albo titolari di rapporto non subordinato. (In seguito agli emendamenti apportati, la proposta Moffa sull'equo compenso è entrata in vigore come legge n. 233/2012 con un testo definitivo diverso, ndr).
La Commissione ha anche il compito di redigere un elenco dei datori di lavoro giornalistico che garantiscono il rispetto dei compensi minimi stabiliti, che sarà requisito necessario per l'accesso a qualsiasi contributo pubblico in favore dell'editoria.
Secondo il ddl Moffa, "per equità retributiva si intende la corresponsione di un trattamento economico proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, in coerenza con i corrispondenti trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria in favore dei giornalisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato."

Gli ultimi riferimenti ufficiali per le prestazioni professionali di lavoro giornalistico autonomo sono il Tariffario dell'Ordine dei giornalisti del 2007 (di cui l'Antitrust chiese la rimozione in applicazione della legge Bersani) e l'accordo Fnsi-Uspi 2010-2012.
Entrambi i tariffari prevedono come compenso più basso l'importo di 25 euro; quello più alto è di 342 euro (salvo maggiorazione del 20% per testi più lunghi di 5 cartelle).
E' da segnalare anche il Tariffario 2008 contenuto nella Piattaforma per i giornalisti professionisti proposta dall'Associazione lombarda dei giornalisti.

Indipendentemente da quale saranno i criteri per la formulazione del giusto compenso, ogni ragionamento sulla metodologia da adottare per l'elaborazione del tariffario è importante anche ai fini della contrattazione aziendale integrativa, testata per testata. Le soluzioni adottate nel determinare gli importi ovviamente possono essere le più disparate, tenendo conto di vari fattori tra cui il prestigio della testata e il mercato territoriale locale.
Una delle tante proposte è rappresentata dal seguente "Decalogo".

Decalogo per la formulazione e le modalità di applicazione
del tariffario dei compensi minimi
per i giornalisti lavoratori autonomi – freelance

1 - Il compenso per il lavoro giornalistico autonomo deve essere commisurato sia al tempo impiegato per la preparazione e la ricerca che alla consistenza quantitativa del lavoro prodotto.

2 - Il lavoro autonomo deve costare di più rispetto a quello dipendente.

3 - Ciascuna prestazione giornalistica di un lavoratore autonomo deve costare più del compenso di un’ora di lavoro previsto dal contratto nazionale di lavoro.

4 – Con riferimento al vigente Contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi 2009-2013, nessuna prestazione può essere compensata meno di 25 euro (compenso professionale minimo).

5 - Il corrispettivo minimo di un testo giornalistico è pari al compenso professionale minimo moltiplicato per il numero di cartelle da 1500 battute (in eccesso) di lunghezza del testo.

6 - Il compenso per una prestazione giornalistica è commisurato alla diffusione e alle tariffe di vendita della pubblicità della testata, moltiplicando il compenso professionale minimo per il numero di volte che la tiratura supera 50.000 copie e/o il costo della intera pagina pubblicitaria supera i 5.000 euro.

7 – Il lavoro commissionato, sia su iniziativa della redazione che su proposta del giornalista (che sia stata accettata), deve essere pagato anche non viene pubblicato o se viene annullato prima che il lavoro sia stato concluso. Il compenso deve essere proporzionale al lavoro svolto e comunque non inferiore al 50% di quello previsto.

8 - Il compenso va corrisposto entro 30 giorni dalla consegna (o dall’annullamento dell’incarico).

9 - Le spese sostenute dal collaboratore e direttamente inerenti le prestazioni sono rimborsate a piè di lista, su presentazione di idonea documentazione, salvo patto contrario scritto.

10 - Si riconosce al collaboratore inviato fuori sede per un servizio l’indennità (il 30% del compenso tabellare) che il contratto nazionale di lavoro (art.7) accorda ai giornalisti chiamati occasionalmente a prestare la propria opera in funzione di inviati.


Di seguito alcuni esempi di applicazione del Decalogo in cui si utilizzano le seguenti definizioni:
a) Notizia: è una concisa informazione fornita dal giornalista su fatti o situazioni
b) Articolo: è un testo in chiave di resoconto o di analisi su fatti o temi diversi fino a due cartelle da 25 righe di 60 battute l’una (esempio: politici, economici, sociali, morali, religiosi, culturali, sportivi, etc.)
c) Servizio: è un elaborato oltre le due cartelle più complesso e articolato che presuppone un approfondito lavoro di indagine o di ricerca.
(Cfr. Tariffario 2007 Ordine dei Giornalisti, Titolo VIII - Norme per l’applicazione del tariffario – lett. D).

Note alla Tabella A
(1) Notizia breve. 25 euro viene mantenuto come compenso più basso, come nei vigenti Tariffario 2007 dell’Ordine dei giornalisti e Tariffario 2010-2012 Fnsi-Uspi. Alle brevi fino a mezza cartella si applica un compenso che va da 25 a 50 euro
(2) Notizia, di lunghezza non superiore ad una cartella.
(2) (3) (4) (5) (6) Si applicano i criteri descritti negli articoli 5 e 6 del decalogo.
(3) Articolo, di lunghezza compresa tra una e due cartelle.
(4) (5) (6) Servizio, più di due cartelle
(7) Si è adottato il criterio di aumentare di 25 euro l’importo della colonna precedente

Note alla Tabella B
(1) Proposta di nuovo tariffario utilizzando il Decalogo
(2) (9) (18) Notizia breve, non superiore a 1⁄2 cartella;
(3) (10) (19) Notizia, non superiore ad una cartella
(4) (11) (20) Articolo, non superiore a due cartelle
(5) (6) (7) (12) (13 (14) (21) Servizio, di lunghezza superiore a due cartelle
(8) I compensi previsti dal Tariffario 2007 dell’Odg
(15) Il compenso di un elaborato oltre le cinque cartelle è maggiorato del 20% (Cfr. Tariffario 2007 Odg - Titolo VIII - Norme per l’applicazione del tariffario – lett. L)

 


Assostampa Romana
pubblica una guida
per il giornalista freelance

"Giornalista fai da te, vademecum per il lavoro autonomo e parasubordinato" è il nome della pubblicazione realizzata dalla Consulta Feeelance dell'Associazione Stampa Romana a cura di Natalia Marra e Maria Giovanna Faiella.
E' una vera e propria guida che fornisce chiarimenti e risposte a tantissimi problemi "pratici" che riguardano i freelance.(segue)

Lettera aperta ai direttori e CdR delle testate siciliane sul lavoro giornalistico precario
Questa lettera denuncia l’umiliante e vergognosa situazione professionale in cui sono costretti a vivere i giornalisti precari, comunque chiamati: collaboratori esterni, lavoratori autonomi o “freelance”.
I luoghi dove le aziende editrici riescono ad imporre questa situazione di sfruttamento e mortificazione della dignità dei lavoratori sono le redazioni dei giornali.(segue)

Uffici stampa pubblici: tre aspetti che riguardano la precarietà nel lavoro giornalistico
Esaminando le problematiche che riguardano gli uffici stampa ed il lavoro giornalistico precario emergono tre aspetti di rilievo: i casi di elusione dell'incompatibilità di legge; la possibilità per i lavoratori autonomi di una deroga al divieto di commistione; la formulazione dei bandi di selezione.(segue)

Sulle modalità di accesso alla professione: apprendistato, scuole di giornalismo e numero chiuso
La riforma dell'apprendistato, attraverso la formulazione del Testo Unico recentemente modificato dalla Conferenza Stato-regioni e sottoposto alle parti sociali, sarà esaminata in autunno dalle commissioni parlamentari prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei ministri. In particolare l'art. 5 del Testo Unico disciplina l' "Apprendistato di alta formazione e ricerca" con cui possono essere assunti in tutti i settori di attività pubblici o privati soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni anche per il conseguimento di titoli di studio universitari o per il praticantato previsto per l'accesso alle professioni ordinistiche.(segue)

 
   

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