UFFICI STAMPA: L’ASSOSTAMPA
SICILIA CHIEDE I DANNI AI BUROCRATI
DEGLI ENTI LOCALI
L’Associazione siciliana della stampa avvierà azioni di
rivalsa in sede civile contro quei dirigenti e funzionari degli Enti
locali che in maniera immotivata e illegittima hanno revocato o negato
l’applicazione del contratto nazionale di lavoro a giornalisti
impegnati negli uffici stampa delle amministrazioni locali sottoposte
al controllo e vigilanza della Regione. (segue)
| | La
proposta di legge Moffa introduce l'equo compenso per il lavoro giornalistico
autonomo
Un decalogo sui metodi di applicazione
Il
testo della proposta
di legge Moffa sull'equo compenso dei giornalisti
(atto Camera 3555) prevede l'introduzione di una Commissione di tre membri,
designati
dal ministro del lavoro, dal ministro per lo sviluppo economico e dal consiglio
nazionale dell'ordine dei giornalisti, che entro sei mesi dal suo insediamento
definisca i requisiti minimi di equità retributiva dei giornalisti
iscritti all'Albo titolari di rapporto non subordinato. (In
seguito agli emendamenti apportati, la proposta Moffa sull'equo compenso
è entrata in vigore come legge n. 233/2012 con un
testo definitivo diverso,
ndr).
La Commissione ha anche il compito di redigere un elenco dei datori di lavoro
giornalistico che garantiscono il rispetto dei compensi minimi stabiliti,
che sarà requisito
necessario per l'accesso a qualsiasi contributo pubblico in favore dell'editoria.
Secondo il ddl Moffa, "per equità retributiva si intende la corresponsione
di un trattamento economico proporzionato alla quantità e alla qualità del
lavoro svolto, in coerenza con i corrispondenti trattamenti previsti dalla
contrattazione collettiva nazionale di categoria in favore dei giornalisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato."
Gli ultimi riferimenti ufficiali per le prestazioni professionali di lavoro
giornalistico autonomo sono il Tariffario
dell'Ordine dei giornalisti del 2007 (di cui l'Antitrust
chiese la rimozione in applicazione della legge
Bersani) e l'accordo Fnsi-Uspi
2010-2012.
Entrambi i tariffari prevedono come compenso più basso l'importo di
25 euro; quello più alto è di 342 euro (salvo maggiorazione
del 20% per testi più lunghi di 5 cartelle).
E' da segnalare anche il Tariffario
2008 contenuto nella Piattaforma per
i giornalisti professionisti proposta dall'Associazione lombarda dei giornalisti.
Indipendentemente da quale saranno i criteri per la formulazione del giusto
compenso, ogni ragionamento sulla metodologia da adottare per l'elaborazione
del tariffario è importante
anche ai fini della contrattazione aziendale integrativa, testata per testata.
Le soluzioni adottate nel determinare gli importi ovviamente possono essere
le
più disparate, tenendo conto di vari fattori tra cui il prestigio
della testata e il mercato territoriale locale.
Una delle tante proposte è rappresentata dal seguente "Decalogo".
Decalogo
per la formulazione e le modalità di
applicazione
del tariffario dei compensi minimi
per i giornalisti lavoratori
autonomi – freelance
1
- Il compenso per il lavoro giornalistico autonomo deve essere commisurato
sia al tempo impiegato per la preparazione e la ricerca che alla consistenza
quantitativa del lavoro prodotto.
2
- Il lavoro autonomo deve costare di più rispetto a quello dipendente.
3
- Ciascuna prestazione giornalistica di un lavoratore autonomo deve costare
più del compenso di un’ora di lavoro previsto dal contratto
nazionale di lavoro.
4 – Con riferimento al vigente Contratto nazionale di lavoro giornalistico
Fieg-Fnsi 2009-2013, nessuna prestazione può essere compensata
meno di 25 euro (compenso professionale minimo).
5
- Il corrispettivo minimo di un testo giornalistico è pari al compenso
professionale minimo moltiplicato per il numero di cartelle da 1500
battute (in eccesso) di lunghezza del testo.
6
- Il compenso per una prestazione giornalistica è commisurato alla
diffusione e alle tariffe di vendita della pubblicità della
testata, moltiplicando il compenso professionale minimo per il
numero di volte che
la tiratura supera 50.000 copie e/o il costo della intera pagina
pubblicitaria supera i 5.000 euro.
7 – Il
lavoro commissionato, sia su iniziativa della redazione che su proposta
del giornalista (che sia stata accettata), deve essere pagato anche
non viene pubblicato o se viene annullato prima che il lavoro
sia stato concluso. Il compenso deve essere proporzionale al lavoro svolto
e comunque non inferiore
al 50% di quello previsto.
8
- Il compenso va corrisposto entro 30 giorni dalla consegna (o dall’annullamento
dell’incarico).
9
- Le spese sostenute dal collaboratore e direttamente inerenti le prestazioni
sono rimborsate a piè di lista, su presentazione di idonea documentazione,
salvo patto contrario scritto.
10
- Si riconosce al collaboratore inviato fuori sede per un servizio l’indennità (il
30% del compenso tabellare) che il contratto nazionale
di lavoro (art.7) accorda ai giornalisti chiamati occasionalmente a prestare
la propria opera
in funzione di inviati.
Di seguito
alcuni esempi di applicazione del Decalogo in cui si
utilizzano le seguenti definizioni:
a) Notizia: è una concisa informazione fornita dal
giornalista su fatti o situazioni
b) Articolo: è un testo in chiave di resoconto o di analisi su fatti
o temi diversi fino a due cartelle da 25 righe di 60 battute l’una
(esempio: politici, economici, sociali, morali, religiosi, culturali, sportivi,
etc.)
c) Servizio: è un elaborato oltre le due cartelle più complesso
e articolato che presuppone un approfondito lavoro di indagine o di ricerca.
(Cfr. Tariffario 2007 Ordine dei Giornalisti, Titolo VIII - Norme per
l’applicazione
del tariffario – lett. D).
Note alla Tabella A
(1) Notizia breve. 25 euro viene mantenuto come compenso più basso,
come nei vigenti Tariffario 2007 dell’Ordine dei giornalisti e Tariffario
2010-2012 Fnsi-Uspi. Alle brevi fino a mezza cartella si applica un compenso
che va da 25 a 50 euro
(2) Notizia, di lunghezza non superiore ad una cartella.
(2) (3) (4) (5) (6) Si applicano i criteri descritti negli articoli 5 e 6
del decalogo.
(3) Articolo, di lunghezza compresa tra una e due cartelle.
(4) (5) (6) Servizio, più di due cartelle
(7) Si è adottato il criterio di aumentare di 25 euro l’importo
della colonna precedente Note alla Tabella B
(1) Proposta di nuovo tariffario utilizzando il Decalogo
(2) (9) (18) Notizia breve, non superiore a 1⁄2 cartella;
(3) (10) (19) Notizia, non superiore ad una cartella
(4) (11) (20) Articolo, non superiore a due cartelle
(5) (6) (7) (12) (13 (14) (21) Servizio, di lunghezza superiore a due cartelle
(8) I compensi previsti dal Tariffario 2007 dell’Odg
(15) Il compenso di un elaborato oltre le cinque cartelle è maggiorato
del 20% (Cfr. Tariffario 2007 Odg - Titolo VIII - Norme per l’applicazione
del tariffario – lett. L)
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Assostampa
Romana
pubblica una guida
per il giornalista freelance
"Giornalista
fai da te, vademecum per il lavoro autonomo e parasubordinato" è il
nome della pubblicazione realizzata dalla Consulta Feeelance dell'Associazione
Stampa Romana a cura di Natalia Marra e Maria Giovanna Faiella.
E' una vera e propria guida che fornisce chiarimenti e risposte a tantissimi
problemi "pratici" che riguardano i freelance.(segue)
Lettera aperta ai direttori e CdR delle
testate siciliane sul lavoro giornalistico precario
Questa lettera denuncia l’umiliante e vergognosa situazione professionale
in cui sono costretti a vivere i giornalisti precari, comunque chiamati:
collaboratori esterni, lavoratori autonomi o “freelance”.
I luoghi dove le aziende editrici riescono ad imporre questa situazione
di sfruttamento e mortificazione della dignità dei lavoratori sono
le redazioni dei giornali.(segue)
Uffici
stampa pubblici: tre aspetti che riguardano la precarietà nel
lavoro giornalistico
Esaminando le problematiche che riguardano gli uffici stampa ed il lavoro
giornalistico precario emergono tre aspetti di rilievo: i casi di elusione dell'incompatibilità di
legge; la possibilità per i lavoratori
autonomi di una deroga al divieto di commistione; la formulazione dei bandi
di selezione.(segue)
Sulle
modalità di accesso
alla professione: apprendistato, scuole di giornalismo e numero chiuso
La riforma dell'apprendistato, attraverso la formulazione del Testo Unico
recentemente modificato dalla Conferenza Stato-regioni e sottoposto alle
parti sociali, sarà esaminata in autunno dalle commissioni parlamentari
prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei ministri. In particolare
l'art. 5 del Testo Unico disciplina l' "Apprendistato di alta formazione
e ricerca" con cui possono essere assunti in tutti i settori di attività pubblici
o privati soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni anche per
il conseguimento di titoli di studio universitari o per il praticantato
previsto per l'accesso alle professioni ordinistiche.(segue)
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