La stampa a Enna, dove i giornalisti rischiano di estinguersi come gli orsi polari…
La relazione annuale del segretario Assostampa Enna all'assemblea della sezione provinciale del sindacato dei giornalisti
Nell’ultimo anno temi di carattere generale come la crisi del giornalismo italiano, il calo delle vendite dei quotidiani, la riduzione degli inserzionisti di tv e web e la conseguente incertezza occupazionale, hanno continuato a riflettersi in maniera preoccupante sulla professione anche in provincia di Enna.
La relazione annuale del segretario provinciale di Enna, anche per i riflessi personali di questa crisi, non può non partire da una premessa di carattere autobiografico, poiché il 2019 – per le note questioni legate al licenziamento collettivo del personale ex art. 12 del Giornale di Sicilia – è stato uno degli anni più difficili e, forse anche per questo, tra i meno ricchi di attività sindacale. Tuttavia questa segreteria, grazie soprattutto alla presenza e all’impulso propositivo del vicesegretario Gianfranco Gravina e della tesoriera, nonché componente del consiglio regionale, Tiziana Tavella, ha lavorato e affrontato per tempo tutte le questioni che sono state poste sul tavolo.
Il contesto lavorativo di questo territorio, si diceva, nell’ultimo periodo ha visto ulteriormente ridursi gli spazi per la cronaca, quasi disperdendo e abbandonando a sé stessi numerosi giornalisti. Presi di mira o utilizzati, a fasi alterne, dalla politica, bistrattati dagli editori – e costretti a subire l’onta di competere, in un mercato del lavoro già claustrofobico, con la prassi aberrante dell’utilizzo di sedicenti “giornalisti” non iscritti all’ordine -, in questo territorio i cronisti rischiano di estinguersi come gli orsi polari, per mancanza di spazi in cui esprimere il proprio talento e il proprio desiderio di raccontare i fatti.
A Enna da sempre non esistono le redazioni dei quotidiani regionali e le uniche testate giornalistiche localizzate geograficamente qui sono siti web, web radio, una tv e web tv. Non esistono quotidiani cartacei locali ma tante piccole testate giornalistiche che si barcamenano, cercando di sopravvivere assicurando il pluralismo dell’informazione, con l’unica garanzia costituita dalla professionalità dei propri giornalisti direttori responsabili. A mancare quasi del tutto, e va detto con assoluta chiarezza e senza alcuna volontà polemica, è un’operosa e virtuosa categoria di editori di testate locali, poiché troppo spesso i giornalisti vengono chiamati in ballo dai proprietari delle testate, che chiedono loro di scommettersi per far crescere le proprie testate, senza che per converso vengano assunti impegni ben precisi dai soggetti che li coinvolgono.
I quotidiani regionali e le difficoltà dei collaboratori
Anche nell’anno 2019, in provincia di Enna, le conseguenze della crisi dei quotidiani regionali si sono abbattute sui collaboratori, che, pur dando costante prova di presenza, attenzione e autorevolezza, la vivono sulla propria pelle. Non sono stati segnalati particolari ritardi nei pagamenti delle collaborazioni dei quotidiani, a differenza di quanto avvenuto in altre zone della Sicilia e in passato. Un dato positivo, di per sé, ma va detto che molti collaboratori dei giornali nel frattempo hanno ridotto enormemente le proprie attività giornalistiche. I più costanti e attivi, tuttavia, continuano a lavorare con professionalità e zelo, mantenendo i contatti con le redazioni e non facendo cessare il flusso continuo di notizie provenienti da questo territorio. Tuttavia, va ribadito in questa sede quanto già denunciato in passato: ridurre lo spazio a un corrispondente significa ridurre le voci presenti sul territorio. E i giornalisti, unico vero baluardo all’esplosione delle fake news, sono fondamentali per l’affermazione stessa della democrazia nei territori.
I comuni e il loro difficile rapporto con la comunicazione in provincia
In provincia di Enna, il rapporto tra gli amministratori dei comuni e gli organi d’informazione è un quadro a tinte fosche. L’utilizzo a sproposito di pagine social e siti istituzionali da parte dei politici, la scelta incomprensibile di certi enti di ricorrere bandi e manifestazioni d’interesse dal contenuto irriguardoso per la categoria dei giornalisti, sono gli ingredienti di una situazione contrassegnata da un’enorme confusione. Persino sindaci e assessori più volenterosi, alla prova dei fatti, si rivelano talvolta del tutto insensibili nei confronti delle prerogative dei giornalisti, “convocati” e non invitati, a conferenze stampa (organizzate non da giornalisti) per pubblicizzare, nelle intenzioni dei potenziali “utilizzatori finali”, questo o quell’evento.
Alcuni enti tuttavia hanno affidato degli incarichi. Questa segreteria provinciale è in attesa da tempo di conoscere gli atti relativi alla “manifestazione d’interesse finalizzata al servizio di addetto stampa per comunicazione integrata e coordinata per la Stagione Teatrale 2019/2020 presso il Teatro Garibaldi”, dagli eventuali atti propedeutici fino al verbale di assegnazione dell’incarico. Una nostra richiesta di accesso agli atti, regolarmente protocollata con Pec del 5 dicembre scorso, è rimasta sinora – nonostante siano decorsi ben oltre i 30 giorni previsti per la risposta di un ente pubblico – lettera morta. Il bando in questione, va ricordato, è quello che conteneva la singolare richiesta, per i giornalisti che intendevano candidarsi, di attestare la propria iscrizione alla “Camera di Commercio”, quasi che per essere giornalisti fosse obbligatorio anche fare i commercianti.
Sul caso siamo intervenuti anche pubblicamente, con un comunicato stampa risalente a novembre. Questa segreteria provinciale in quella sede ha ribadito che l’iscrizione alla Camera di Commercio non può mai essere un elemento determinante, nella selezione del giornalista a cui affidare un determinato incarico, in quanto ciò sarebbe potenzialmente discriminatorio nei confronti della stragrande maggioranza dei colleghi. Pertanto ancora una volta e anche in questa sede ci teniamo a ribadire un invito nei confronti dell’Ente a intervenire per metterci a disposizione gli atti.
Il tema dell’affidamento d’incarico di addetto stampa per la stagione teatrale è già stato all’ordine del giorno di questa segreteria in passato. La novità positiva di quest’anno è stata il fatto che finalmente il Comune di Enna, con la cui amministrazione è in atto un dialogo più che costruttivo, ha deciso di prevedere il requisito dell’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Positivo è stato inoltre il finale della vicenda, ovvero il fatto che attualmente per la stagione teatrale stiano lavorando dei giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine, la cui competenza e il cui indubbio valore, che fanno onore alla categoria, non sono mai stati messi in discussione da alcuno, tanto meno dalla segreteria provinciale dell’Assostampa. Ci è dispiaciuto tuttavia aver dovuto constatare la mancata correzione di un errore così evidente, in sede di manifestazione d’interesse. E siamo, lo ripeto, in attesa di leggere gli atti, non appena il Comune di Enna risponderà alle nostre richieste formali.
La questione relativa agli uffici stampa in provincia di Enna, poi, come detto vive aperture improvvise da parte degli amministratori pubblici e successivi bruschi arretramenti. Dei dialoghi sono stati intrapresi negli ultimi mesi con gli amministratori dei Comuni di Gagliano Castelferrato e di Sperlinga, ma in entrambi i casi le disponibilità economiche informalmente prospettate dagli amministratori sono state ritenute insufficienti per poter consentire di giungere a una nomina di addetto stampa o di portavoce. Agli amministratori anzi rinnoviamo pure in questa sede l’invito a utilizzare gli spazi concessi dalla legge 150/2000 consorziandosi, per creare delle serie opportunità occupazionali in favore dei giornalisti che operano in questo territorio. Un’interlocuzione è stata avviata proficuamente, negli ultimi mesi, anche con il Comune di Barrafranca.
I siti web, il copia-incolla e i rischi deontologici
Sul cyberspazio operano quotidianamente numerosi giornalisti della provincia di Enna. La stragrande maggioranza di essi operano distinguendo una fonte primaria dell’informazione da un dispaccio “di parte”. Altri, perché non iscritti all’ordine o semplicemente perché appiattiti dalla pratica del “copia-incolla a tutti i costi”, troppo spesso non si fermano neanche a riflettere sulle conseguenze che può avere la diffusione di una notizia faziosa, senza alcun contraddittorio.
In questa sede ci preme ribadire che il giornalista non è un passacarte, che i giornalisti sono mediatori intellettuali tra il fatto, i suoi protagonisti e i lettori. Abdicare a questo ruolo significa fare un torto alla propria deontologia e alla ricerca della verità a cui questa professione dovrebbe sempre aspirare.
Le prospettive per il 2020. Sarà un anno di lavoro
I prossimi mesi saranno di lavoro intenso, per questa segreteria provinciale. Entro la prossima primavera verranno poste le basi per aprire un’interlocuzione con tutti gli enti comunali operanti sul territorio, poiché, tra essi, attualmente solo Enna e Troina rispettano la legge 150/2000. Questa segreteria si propone di mettere in moto un meccanismo virtuoso, in grado di far dialogare tra loro le amministrazioni dei comuni più piccoli. Nel frattempo seguiremo con attenzione l’evolversi della normativa relativa agli uffici stampa della pubblica amministrazione. Saremo al fianco dei colleghi nelle vertenze che li vedono coinvolti con le loro testate e disponibili a mediare con gli editori.
Superati i contraccolpi di un anno a dir poco tribolato, sul piano umano, personale e professionale, questo segretario provinciale ci tiene a sottolineare di sentire forte le esigenza di lottare ancora e di essere presente al fianco dei colleghi, nel corso del 2020.
In questi anni, va ricordato, la segreteria di Enna ha portato all’attenzione del sindacato a tutti i livelli i temi provenienti dal nostro territorio. Enna è stata sede di ben due congressi consecutivi dell’Assostampa Sicilia, è stata la casa dei giornalisti siciliani, esempio unico in Italia, che ha premiato ai massimi livelli l’attività e la presenza di questa segreteria e di questa assemblea provinciale. Enna ha avuto, come non era mai accaduto in precedenza, un componente di giunta regionale (oltre alla presenza di diritto del segretario) nelle ultime due segreterie e l’elezione per due congressi consecutivi di ben due consiglieri regionali, risultato storico dato il bassissimo numero di giornalisti professionisti in provincia di Enna. Questi elementi ci inducono a vedere il futuro prossimo, sul piano sindacale, con un pizzico di ottimismo.
Josè Trovato
Segretario provinciale Assostampa Enna
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