Editori, giornalisti ed edicolanti: «La direzione è giusta, ma per salvare l'informazione bisogna fare di più»
Fieg, Fnsi, Snag, Si.Na.Gi., Fenagi, UilTucs, Usiagi e Cisl Giornalai chiedono a governo e parlamento «ulteriori e attese» misure in favore della filiera. «Il diritto dei cittadini ad una informazione plurale e di qualità si garantisce assicurando condizioni di sostenibilità economica a tutto il settore», rilevano.
La Federazione Italiana Editori Giornali, la Federazione nazionale della Stampa italiana, lo Snag, il Si.Na.Gi, il Fenagi, l'UilTucs, l'Usiagi e la Cisl Giornalai, «verificato che gli interventi per il settore, introdotti da governo e parlamento su iniziativa del sottosegretario Martella con i decreti per l'emergenza e la manovra di bilancio, vanno nella giusta direzione, rilevano – in una nota congiunta – che nel corso dell'esame parlamentare non sono state introdotte alcune ulteriori e attese misure in favore della filiera dell'editoria giornalistica».
«Il diritto dei cittadini ad una informazione plurale e di qualità si garantisce assicurando condizioni di sostenibilità economica a tutto il settore», proseguono Fieg, Fnsi, Snag, Si.Na.Gi., Fenagi, UilTucs, Usiagi e Cisl Giornalai, che «ribadiscono la necessità e l'urgenza di adeguate azioni a difesa della filiera dell'informazione minacciata, in un momento di evoluzione strutturale verso il digitale, da una crisi senza precedenti, aggravata dalla pandemia da Covid-19, per salvaguardare l'indipendenza economica e il pluralismo; assicurare la capillarità della diffusione dell'informazione; garantire i livelli occupazionali e il welfare del settore; preservare la rete delle edicole presidio necessario per garantire accesso all'informazione a tutti i cittadini».