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Tra deontologia ed equo compenso, l'associazione “Il Pungolo” sollecita i vertici giornalistici ad analisi attenta e concreta sui nuovi profili della professione

Libertà di stampa, etica e deontologia professionale, equo compenso, esperienze dei territori locali; questi alcuni dei temi affrontati durante l’incontro di sabato 9 maggio a Paternò, grazie ad un’iniziativa voluta dall'associazione giornalistica “Il Pungolo”.
Durante il dibattito si è cercato di delineare i nuovi profili della professione e il ruolo del giornalista nella nostra società odierna. Relatori ed ospiti d’eccezione, Santino Franchina, vice presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Alberto Cicero, segretario regionale di Assostampa, e Attilio Raimondi, consigliere nazionale e sindaco dell’Inpgi.

“Il confronto con i giornalisti locali è una prerogativa imprescindibile per l’ordine dei giornalisti per comprendere quanto più a fondo i problemi e cercare di dare risposte concrete alle diverse istanze – ha dichiarato Santino Franchina –. Da Paternò si riparte impegnando l’Ordine Nazionale ad attivarsi per ridare le giuste tutele e garanzie che la nostra professione necessita”.
“I giornalisti devo essere messi in condizione, economica e professionale, di svolgere serenamente la propria attività – ha affermato Alberto Cicero –. Bisogna mantenere un rapporto costante con la società civile, ascoltarla e fare emergere i problemi anche se questi dovessero essere scomodi”.
Infine, Attilio Raimondi, ha evidenziato: “la classe lavorativa dei giornalisti, siano questi professionisti o pubblicisti e dipendenti o freelance, deve prendere coscienza dell’importanza dell’Inpigi guardando già da adesso al proprio futuro”.

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