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Tracciabilità del lavoro giornalistico, equità retributiva e incentivi all'occupazione permanente: le indicazioni per il lavoro autonomo nel nuovo contratto giornalistico

Clan Equo ContrattoI rappresentanti del lavoro giornalistico autonomo di Assostampa Sicilia hanno indirizzato alla Commissione lavoro autonomo nazionale un documento come contributo sul dibattito sindacale per il prossimo rinnovo contrattuale.


TRACCIABILITÀ
Per garantire l’applicazione degli accordi contrattuali e delle norme di settore nonché impedire l’esercizio abusivo dell’esercizio professionale, occorre istituire con priorità immediata l’obbligo della tracciabilità del lavoro giornalistico

EQUITÀ RETRIBUTIVA
Il fondamentale principio ispiratore del sindacato per i futuri accordi contrattuali collettivi deve essere l’equità retributiva tra i rapporti subordinati e le collaborazioni di natura autonoma, da applicare a tutti i giornalisti.
L’esistenza di profili e istituti contrattuali che prevedano, a parità di carico orario di lavoro, una retribuzione più bassa di quella minima stabilita per il personale assunto ex articolo 1, ha naturalmente l’effetto diretto di produrre la diminuzione del numero di giornalisti contrattualizzati ex articolo 1. (In generale, l’introduzione di nuovi profili con minore retribuzione a parità di carico orario di lavoro ha proprio lo scopo di utilizzare tali profili INVECE di quelli preesistenti).
Occorre rivedere le tabelle dell’”Equo compenso” a pezzo per il lavoro autonomo, inserite nel 2014 nel contratto e dichiarate inique dal TAR. È da segnalare la contraddizione di leggere nel cnlg che il giornalista non ha diritto NEPPURE a quelle tariffe minime (perché la sua collaborazione non è considerata SIGNIFICATIVA) se non fa più di 143 pezzi l’anno da cococo, mentre l’articolo 2 prevede invece l’assunzione a partire da almeno due collaborazioni al mese.

EFFETTI SUL MERCATO DEL LAVORO DEL RIBASSO DELLE RETRIBUZIONI
a) nel caso del lavoro dipendente
Le condizioni contrattuali collettive sottoscritte al ribasso hanno effetto immediato per la retribuzione dei lavoratori, ma non obbligano affatto il singolo editore a aumentare il numero degli assunti né quindi a creare nuova stabile occupazione.
b) nel caso del lavoro autonomo
Inserire nel contratto retribuzioni sempre più basse e condizioni sempre meno favorevoli ha l’effetto di diminuire il valore di mercato del lavoro giornalistico autonomo (crollo dei compensi per gli uffici stampa).

“INCENTIVI” CONTRATTUALI PER PROMUOVERE L’OCCUPAZIONE
Gli incentivi per l’occupazione devono in generale rispettare i principi seguenti.
a) per profili e istituti contrattuali esistenti è ammissibile stabilire accordi per procedere a nuove assunzioni applicando una riduzione percentuale da stabilire ai minimi contrattuali previsti dal contratto collettivo, che sia però provvisoria e che nel tempo conduca comunque alla perequazione con le condizioni in vigore.
b) per profili non presenti nel contratto è ammissibile l’introduzione di nuovi profili, correlati alla sperimentazione di tecnologie e procedure innovative: a tali profili si può appartenere a termine, entro un massimo di tre anni.

Fabio Bonasera e Dario Fidora,
componenti Assemblea Lavoro Autonomo Nazionale - FNSI in rappresentanza di Assostampa Sicilia

Tags: lavoro autonomo