Telejonica chiude i battenti, la solidarietà di Assostampa Catania
"Quando chiude una redazione, soprattutto se ha quasi 40 anni di attività, la realtà nella quale ha operato perde un pezzo, importante, di storia. Si perde una parte della coscienza di quella comunità, attenta e critica, animata da passione autentica e professionalità. È il caso di Telejonica, che da domani non sarà più una protagonista dell'informazione in Sicilia". Lo afferma Daniele Lo Porto, segretario provinciale di Assostampa Catania. "Da cittadini, prima ancora che da colleghi - aggiunge Lo Porto - ringraziamo i giornalisti che in questi anni, e fino all'ultimo giorno, hanno dato dimostrazione di professionalità e attaccamento all'azienda, di attenzione e rispetto verso i loro telespettatori, di sapere fare informazione senza pregiudizi e con equilibrio. Di saper fare giornalismo, insomma. Aspetto non certo secondario, la chiusura provoca la perdita di 14 posti di lavoro, con modesti ammortizzatori sociali, in una fase nella quale è difficile trovare altre collocazioni. Al direttore Valeria Maglia, alla redazione, ai tecnici e al personale amministrativo - sottolinea - va la solidarietà, sincera, alimentata anche da affetto personale, della segreteria provinciale dell'Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti italiani. Una solidarietà che, purtroppo, parte della città, delle Istituzioni e delle persone che le rappresentano, hanno dimenticato di manifestare". "È inevitabile sottolineare come un'altra azienda editoriale della famiglia Ciancio segni un'altra tappa dolorosa, dopo i pesanti tagli al personale tecnico di Telecolor e Antenna Sicilia - conclude Danielo Lo Porto - e alla perdita dei collaboratori con contratti a termine, molti dei quali con rapporti di lavoro di svariati anni. Un ulteriore arretramento del livello e della qualità dell'informazione prodotta".
"Il 28 febbraio sarà l'ultima giornata di lavoro, dopo tre anni di contratti di solidarietà, per quattordici dipendenti di Telejonica Rete 8. La messa in liquidazione dell'emittente televisiva determina l'ennesima drammatica perdita di posti di lavoro in una città in cui nessun settore economico è ormai escluso da traumatiche chiusure e conseguenti licenziamenti". Lo afferma Pierpaolo Montalto, segretario di Rifondazione comunista di Catania. "Ancora una volta - aggiunge l'esponente del Prc - non possiamo non registrare l'incapacità delle istituzioni locali, presenti solo in inutili passerelle fotografiche, di evitare il tracollo di importanti realtà occupazionali nella nostra città, sempre più investita da una crisi economica e sociale rimasta ancora senza alcun argine e aggravata dalle scellerate politiche regionali e nazionali. Crisi che stavolta ha colpito un settore importantissimo come quello dell'informazione a discapito del futuro di 14 lavoratrici e lavoratori. A tutte e tutti loro -conclude Montalto - molti dei quali abbiamo conosciuto nel corso di tante nostre iniziative e che ringraziamo ancora per il loro lavoro e la loro professionalità, va tutta la nostra solidarietà". (ANSA).
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