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Fieg disdetta il Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Fnsi: "Entra nel vivo la trattativa per il contratto"

Contratto Fieg FnsiMassima allerta sul futuro del Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Il 29 ottobre scorso infatti la Fieg ha deciso di darne disdetta, per la prima volta nella sua storia ultracentenaria. La decisione è contenuta in una nota trasmessa alla Fnsi a firma del presidente della Federazione Italiana Editori giornali, Massimo Costa: "Il vigente contratto nazionale di lavoro, così come previsto dall’articolo 52, cesserà di avere efficacia dal 1 aprile 2016". La Fnsi: “accordo tra le parti nel chiudere il confronto entro il 1 aprile 2016“.
Riportiamo di seguito i primi commenti diffusi via internet.

La Fieg disdice (per la prima volta) il contratto nazionale ma la Fnsi di Lorusso lo tiene nascosto. Quando pensava di dirlo ai giornalisti italiani?

Gli editori hanno disdetto il contratto nazionale dei giornalisti italiani. Per la prima volta nella storia ultracentenaria del Cnlg. Una notizia, ancora prima che un elemento fondamentale, e inquietante, che irrompe nella stagione appena aperta del rinnovo contrattuale. Ma la Fnsi guidata dal segretario Raffaele Lorusso ha deciso di tenerlo nascosto.

LEGGI IL TESTO INTEGRALE SUL SITO DI UNITÀ SINDACALE


Dopo gli incontri preliminari entra nel vivo la trattativa per il contratto, Fnsi e Fieg aprono la stagione del rinnovo. La disdetta non cancella la contrattazione collettiva

Il presidente degli editori, Maurizio Costa, sottolinea “la volontà di proseguire il confronto per evitare l’assenza di regole contrattuali condivise a partire dal 1 aprile 2016”. Questi sono i fatti. Chi alimenta polemica è in malafede: “Prioritaria è la ripresa del mercato del lavoro”

Con una lettera inviata al segretario generale Raffaele Lorusso, il presidente della Fieg, Maurizio Costa, ha ricordato che "il vigente contratto nazionale di lavoro, così come previsto dall’articolo 52, cesserà di avere efficacia dal 1 aprile 2016, confermando la volontà di proseguire il confronto per il suo rinnovo al fine di evitare l’assenza di regole contrattuali condivise a partire dal 1 aprile 2016". 

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