Polemica e smentite: ma la Fieg conferma. Disdetta comunicata alla Fnsi il 29 ottobre
"La crisi strutturale del settore editoriale impone un segno di discontinuità rispetto al passato, perseguendo obiettivi di economicità, efficienza e flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro giornalistico". Lo precisa la Fieg nella nota in cui conferma la disdetta del contratto.
"I temi su cui gli editori hanno chiesto una profonda revisione delle regole della contrattazione collettiva - prosegue la Fieg - sono stati illustrati in sede negoziale e gli stessi costituiscono le basi su cui la trattativa si è avviata".
La Fieg fa sapere che "con una lettera del presidente Maurizio Costa consegnata alla Fnsi in data 29 ottobre 2015, si è avvalsa della facoltà prevista dall'art. 52, secondo comma, del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico, di dare disdetta dello stesso contratto collettivo al termine della sua vigenza, e pertanto a far data dal 1 aprile 2016". "La disdetta - precisa la Federazione degli editori - opererà laddove entro quella data Fieg e Fnsi, impegnati al tavolo di trattativa, non trovino un'intesa sui contenuti del rinnovo contrattuale. La disdetta dichiarata non contraddice l'impegno della Fieg a ricercare una soluzione sul tavolo negoziale, ma deriva dall'esigenza di imprimere alle trattative il necessario impulso". La Fieg confida che "entro la data di scadenza del vigente contratto collettivo, le parti possano responsabilmente trovare un'intesa che scongiuri l'assenza di regole condivise in un settore nevralgico per il Paese". La notizia della disdetta, ripresa anche da Il Fatto Quotidiano, è stata rilanciata da componenti sindacali che hanno accusato la Federazione Nazionale della Stampa di averla nascosta. Il sindacato unitario precisa però che il testo della lettera è stata pubblicata sul sito della Federazione da venerdì scorso "a dispetto della malafede di qualcuno che lavora soltanto per far saltare il tavolo e per trascinare la categoria nel caos".