Assostampa Sicilia: preoccupati per attacco intimidatorio del sindaco De Luca al collega Caspanello e per comportamenti irrispettosi nei confronti dei giornalisti
La segreteria regionale dell’Assostampa Sicilia esprime grave preoccupazione per i recenti episodi che a Messina e a Catania hanno messo in discussione ruolo e funzione dei giornalisti.
“A Messina – scrive in una nota la segreteria del sindacato dei giornalisti – il collega Sebastiano Caspanello della Gazzetta del Sud è stato vittima di un attacco del sindaco Cateno De Luca grave e intimidatorio. La segreteria condivide la denuncia del Cdr della Gazzetta del Sud che sottolinea come “in un Paese democratico è inaccettabile che chi riveste ruoli di responsabilità istituzionale alimenti un clima di caccia alle streghe contro chi fa solo il suo compito che è quello di informare i cittadini”.
A Sebastiano Caspanello va il sostegno e la solidarietà dell’Assostampa pronta ad assumere tutte le iniziative necessarie per garantire che continui a svolgere il suo compito in piena serenità.
Purtroppo, anche a Catania poche ore prima altri esempi di un clima in cui è sempre più difficile svolgere il ruolo del cronista. Prima il presidente della Regione Nello Musumeci, poi il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della polizia Lamberto Giannini non hanno avuto tempo e il modo di rispondere alle domande dei giornalisti che avevano atteso pazientemente la conclusione degli eventi in cui erano impegnati. Dispiace che il presidente della Regione, peraltro iscritto all’Ordine dei giornalisti, parli per 82 minuti per annunciare la sua ricandidatura e poi non trovi almeno 5 per rispondere alle domande dei colleghi che lo hanno ascoltato. Così come sia il ministro dell’Interno che il capo della polizia ospiti al teatro Bellini per una manifestazione contro la violenza sulle donne, promettano prima dell’evento un incontro con la stampa ma alla fine fuggano per “poter prendere l’aereo” ed evitare così telecamere e taccuini. La segreteria regionale di Assostampa Sicilia dopo la protesta di alcuni colleghi che a Catania non hanno potuto svolgere in modo adeguato i loro compiti professionali, chiede che il lavoro dei giornalisti venga rispettato: “Questa ormai consolidata tendenza – sostiene la segreteria dell’Assostampa Sicilia – trova ogni giorno conferma nella sempre più diffusa abitudine delle forze di polizia a limitare ai comunicati stampa il loro rapporto con i cronisti che così si vedono privati di uno strumento indispensabile per svolgere al meglio il loro lavoro e cioè quello del contatto diretto con le fonti”. Una situazione che mette a grave rischio la qualità dell’informazione, rendendo sempre più difficile da un lato il lavoro dei giornalisti e dall’altro ledendo il diritto dei cittadini di avere un’informazione completa. I cronisti non possono essere sostituiti dalle aste dei microfoni che servono solo a trasmettere dichiarazioni o a riportare comunicati preconfezionati, ma hanno il diritto-dovere di un contraddittorio - conclude la segreteria di Assostampa Sicilia. Senza di questo l’informazione viene ridotta a propaganda”, conclude la segreteria regionale del sindacato unitario dei giornalisti.
«La segreteria di Assostampa Messina esprime piena solidarietà al collega Sebastiano Caspanello che con scrupolo e professionalità fa quello che ogni giornalista dovrebbe fare: raccontare fatti, analizzarli e portare alla luce scomode verità.
Non sono quindi accettabili e vanno sempre condannati tutti quei comportamenti volti a delegittimare e a offendere il ruolo ed il lavoro del giornalista. Come accaduto in questi giorni in cui ripetutamente il sindaco di Messina, Cateno De Luca ha ritenuto di dover inveire in diretta facebook contro il collega accusandolo di essere “intellettualmente disonesto” solo per aver riportato dei dati sull’attività del consiglio comunale che testimoniano un’operatività messa in discussione dal primo cittadino» Lo comunica una nota a firma della Segretaria di Assostampa Messina, Graziella Lombardo.
«Assostampa Messina invita a rispettare il ruolo e il lavoro, la libertà e l’autonomia della stampa, anche e soprattutto quando le notizie possono sembrare provocatorie o scomode e a smorzare i toni di una polemica che è durata anche troppo: gli operatori dell’informazione hanno bisogno di trovare, fra gli amministratori, interlocutori seri, affidabili e sereni, sempre nel pieno rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità».
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