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Inpgi: una cabina di regia per l’informazione 

sede inpgi

“L’INPGI è gravato da una grande crisi. Il Ministero del Lavoro, da una parte ci chiede di tagliare il costo delle prestazioni, dall’altra firma gli stati di crisi. In pratica si chiede di tagliare le pensioni per finanziare gli stati di crisi. Negli ultimi anni abbiamo pagato 500 milioni di ammortizzatori sociali. Ma non si può pensare di risolvere la crisi risparmiando sul costo del lavoro. In questo modo, si fa pagare alla categoria il conto della crisi due volte, perdendo il posto di lavoro e con una pensione ridotta”. E’ quanto dichiarato  dalla Presidente dell’INPGI, Marina Macelloni, durante la manifestazione del mondo dell’informazione organizzata da FNSI a Montecitorio il 20 maggio 2021.

“Noi non siamo i responsabili di questa crisi, siamo le vittime. Il Cda INPGI è pronto a fare nuovi sacrifici, ma devono essere accompagnati da un percorso che porti nuove risorse all’Istituto, altrimenti sono solo lo scalpo di una categoria che si vuole piegare”.

“Chiediamo al Governo e al Presidente del Consiglio un confronto ampio, una cabina di regia a Palazzo Chigi dove affrontare la crisi nella sua interezza, non a pezzi. Un tavolo di confronto serio dove non si parli solo di tagli ma di crescita, sviluppo, investimenti, lavoro”.

“Attenzione e vicinanza al settore” è stata espressa dal Sottosegretario Informazione ed Editoria Giuseppe Moles che è intervenuto spiegando “quanto sia fondamentale tutelare l’INPGI, a cui si sta lavorando con delle ipotesi”. Moles ha poi esortato tutti a “supportare” il lavoro del Ministro del Lavoro Andrea Orlando. “Farò partire al più presto un tavolo sull’equo compenso, che presiederò cercando di affrontare al meglio anche la questione dei precari. La priorità è sempre la tutela dei livelli occupazionali”.

“Chiediamo che al piano da 238 miliardi venga riconosciuto un ruolo centrale all’informazione e a chi fa informazione” dichiara Raffaele Lorusso, segretario FNSI che aggiunge “bisogna affrontare il nodo del mercato del lavoro, perché precarizzare il lavoro del giornalista vuol dire solo mettere a repentaglio la stabilita dell’ INPGI”. 

Il Presidente FNSI, Beppe Giulietti chiede a Draghi di convocare tutti gli enti della professione e spiega: “non cadremo nella trappola di chi pensa che l’unica soluzione sia commissariare un Ente di previdenza voluto dai padri costituenti come Ente autonomo dopo la stagione del fascismo, per mettere in sicurezza i cronisti. Il conflitto sarà sul commissariamento dell’art.21 della Costituzione, che vuol dire commissariare la pubblica opinione che verrà progressivamente oscurata”.

Segue l’intervento della Presidente INPGI Macelloni registrato il 20 maggio 2021 da Montecitorio