Carta di Treviso, pronta la versione aggiornata delle regole a tutela di bambini e adolescenti
Conclusi i lavori del gruppo, composto da rappresentanti dell'Ordine nazionale dei giornalisti e della Fnsi, chiamato a rinnovare il testo deontologico varato nel 1990. Il sindacato lo ha presentato in Consiglio nazionale, chiedendo di diffonderlo fra i colleghi prima dell'approvazione. La bozza finale.
È pronta la versione aggiornata della Carta di Treviso: la carta deontologica approvata nel 1990 dall'Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della Stampa italiana d'intesa con Telefono Azzurro e con Enti e Istituzioni della Città di Treviso. La Carta detta le regole deontologiche dei giornalisti a tutela dei bambini e degli adolescenti coinvolti a qualsiasi titolo in vicende di cui si occupa l'informazione.
Nei giorni scorsi ha concluso i suoi lavori il gruppo composto da rappresentanti dell'Ordine nazionale dei giornalisti e della Federazione della Stampa. Il gruppo era integrato da osservatori dell'Autorità garante per l'Infanzia e l'adolescenza e, in qualità di esperti, dallo psicologo e accademico Matteo Lancini, dal magistrato per i minorenni Francesco Micela.
Il testo definitivo della Carta, sul quale l'Autorità garante per l'Infanzia e l'adolescenza emetterà un parere, dopo essere stato approvato dai consigli nazionali dell'Ordine e della Fnsi, sarà sottoposto al vaglio del Garante della Privacy.
Le novità introdotte nella Carta di Treviso tengono conto dei numerosi e profondi cambiamenti avvenuti nel mondo dell'informazione e nella società. Nel corretto bilanciamento del diritto-dovere di informare, con i tempi sempre più veloci e una multimedialità sempre più avanzata, la Carta tutela se possibile con maggiore forza i bambini e gli adolescenti dal rischio di una loro esposizione mediatica senza controllo.
La carta revisionata riempie qualche "voragine" che l'avvento dei social ha spalancato, richiama i giornalisti e le giornaliste a rispettare sempre e comunque i diritti dei bambini e dei ragazzi, a partire dall'anonimato quando sono coinvolti in fatto di cronaca nera e/o giudiziaria.
Al centro della Carta di Treviso resta insomma – ieri come oggi, sempre e comunque – il dovere deontologico ed etico dei giornalisti e delle giornaliste di proteggere i minori pur facendo buona informazione.
La Fnsi ha presentato la nuova Carta in Consiglio nazionale il 15 giugno chiedendo di diffondere il testo fra i colleghi prima dell'approvazione che avverrà dopo l'acquisizione dei pareri delle Autorità garanti.
PER APPROFONDIRE
Allegato di seguito la bozza conclusiva della versione aggiornata della Carta di Treviso.