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Assostampa e GUS sostengono adesione Fnsi a manifestazione pubblico impiego

Palermo, 8 novembre 2014 – L'Associazione Siciliana della stampa e il Gruppo uffici stampa Sicilia sostengono la decisione della FNSI di aderire alla manifestazione del pubblico impiego prevista oggi a Roma, condividendone appieno le motivazioni illustrate dal presidente Giovanni Rossi.

I tanti giornalisti siciliani impegnati nella pubblica amministrazione svolgono un fondamentale ruolo al servizio della trasparenza e denunciano le condizioni in cui si trovano a lavorare: poche garanzie e – nella maggior parte dei casi – fantasiose interpretazioni degli accordi contrattuali, per non parlare del reclutamento attraverso bandi per incarichi professionali al massimo ribasso.

La scellerata decisione del presidente Crocetta di sopprimere, con metodi quanto meno discutibili, l’ufficio stampa della Regione ha prodotto conseguenze in tutta l’Isola e ha contribuito a mortificare le aspettative di tutti i colleghi. Gli enti locali siciliani oggi pullulano di politici improvvisati comunicatori di se stessi e di personaggi privi di qualsiasi professionalità che diffondono comunicati e contribuiscono ad accentuare la confusione tra informazione istituzionale, informazione politica e propaganda. Una situazione sconcertante che umilia il diritto dei cittadini ad una corretta informazione e danneggia ulteriormente le istituzioni e la politica. 

​Il Gus Sicilia ha convocato per oggi la riunione del direttivo e l'assemblea degli iscritti alla presenza del segretario dell'Assostampa, Alberto Cicero, nel corso delle quali si discuterà delle ragioni della protesta romana.

Il Governo deve rivedere la decisione di prolungare nel 2015 il blocco delle retribuzioni, che colpisce in modo pesante tutti i giornalisti del settore pubblico, anche coloro ai quali viene applicato il Cnlg. Contestualmente va riaperto il tavolo della contrattazione, al quale la FNSI deve sedere a pieno titolo perché non è più rinviabile l'applicazione dei profili professionali ai giornalisti degli uffici stampa pubblici, in adesione a una legge varata ben 14 anni fa (la 150 del 2000).

​Tutti i lavoratori del pubblico impiego devono trovare la ragione dell'unità. Non è pensabile una PA moderna che non informi, perché è un diritto dei cittadini essere aggiornati sugli atti prodotti ed è un dovere delle istituzioni essere sempre più trasparenti. Ma un'informazione di qualità e neutra è possibile solo se affidata a strutture professionalmente qualificate e a giornalisti garantiti da accordi contrattuali certi e rispettosi della dignità di chi lavora.