Delitto Piscitelli, Fnsi: «Individuare e sanzionare chi ha minacciato i giornalisti»
«Diventa sempre più urgente prevedere un'aggravante specifica per chi cerca di impedire il libero esercizio di un diritto costituzionale e di un dovere civico», rilevano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti. L'Usigrai: «Autorità e forze dell'ordine garantiscano l'incolumità dei colleghi».
«Ormai chiunque ritiene di poter 'molestare' i cronisti che esercitano il diritto di cronaca nel pieno rispetto dei valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione». Lo affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, in riferimento alle minacce e agli insulti rivolti contro chi cercava di documentare l'assassino, a Roma, di Fabrizio Piscitelli, l'ultrà della Lazio detto Diabolik, «un evento drammatico, di assoluta rilevanza sociale, che ripropone il tema della presenza di bande aggressive e sanguinarie nella Capitale. Per loro sfortuna i molestatori sono stati ripresi e le loro minacce registrate e documentate», proseguono i vertici della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Siamo certi – aggiungono – che le autorità competenti riusciranno a individuarli e a sanzionarli come previsto dalla legge. Diventa sempre più urgente, anche alla luce dei ripetuti episodi di questi giorni, prevedere un'aggravante specifica per chi cerca di impedire il libero esercizio di un diritto costituzionale e di un dovere civico».
Sulla vicenda interviene anche l'Esecutivo dell'Usigrai: «Molte colleghe e colleghi sono stati costretti ad andare via dal luogo dell'assassinio a causa delle pesanti minacce di diverse persone. Chiediamo alle autorità e alle forze dell'ordine di assicurare l'incolumità dei giornalisti e la possibilità di fare pienamente e liberamente il loro lavoro», scrivono i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico.