Al via il Festival Giornalisti del Mediterraneo
Si svolgerà nella splendida cornice medioevale di Otranto, dal 2 al 7 settembre 2019, il Festival “Giornalisti del Mediterraneo”, la grande rassegna di eventi, incontri e formazione, giunta alla undicesima edizione, che ospiterà le grandi firme del reportage nazionale e internazionale.
Una rassegna che si preannuncia ricca di novità e curiosità, tra le più interessanti ricordiamo la mostra dei 900 anni di storia del Sovrano Ordine di Malta che si terrà sul Lungomare degli Eroi, patrocinato dal Comune di Otranto; Regione Puglia; Ambasciata del Regno del Marocco; Ambasciata del Regno di Giordania; Ambasciata della Repubblica di Tunisia e dal Sovrano Ordine di Malta.
Il Festival Giornalisti del Mediterraneo, istituito nel 2009 dal giornalista Tommaso Forte, vede la partecipazione di reporter delle più importanti testate nazionali ed internazionali quali Corriere della Sera, L’Espresso, Panorama, Ansa, RaiNews24, La7, Rete4, Il Giornale, TGR Rai, Il Messaggero, Italia Oggi, Marie Claire, Babelmed.it, Europa, Metropolitan, Vanity Fair, Io Donna, Il Riformista, I Viaggi di Repubblica.
L'ideatore del Festival, anticipa in un’intervista il dibattito che già si preannuncia caldissimo, sulla difficoltà della professione giornalistica, denunciando la crisi profonda che colpisce il settore della stampa, sul piano dell’impresa editoriale e sul piano dei contenuti dell’informazione, infatti durante la manifestazione dove saranno consegnati i Premi Caravella del Mediterraneo” si affronterà il dibattito davanti a circa 400 giornalisti, docenti ed esperti dell’informazione provenienti da tutta Europa.
“La democrazia è una parola bellissima ma viviamo – dice Tommaso Forte, durante l’intervista – in un Paese, l’Italia, che è nella lista degli Stati in cui la libertà di stampa è molto restrittiva. C’è una persecuzione politica e c’è una persecuzione legata, appunto, alle organizzazioni criminali. E’ ingiusto che un giornalista che racconta la verità viva sotto scorta, limitando la libertà a lui, alla sua famiglia, ai suoi figli”.
E alla domanda se è importante che l’opinione pubblica senta il dovere di difendere la stampa, risponde: “Ovviamente, ma la prima responsabilità – dice Forte – è legata alla politica: la politica deve legiferare, la politica deve orientare, la politica deve essere più concreta. Troppi politici parlano di libertà di stampa e poi loro stessi, quando un giornalista scrive la verità, sono i primi a reprimere il lavoro del giornalista. Questa è una grande ingiustizia sociale”.
Una denuncia dunque, forte e decisa che siamo sicuri aprirà dibattiti e sollecitazioni sul ruolo della professione giornalistica.