Palermo: studenti e docenti del quartiere Brancaccio in visita al giardino della memoria
Unione cronisti e Guardia di finanza insieme per una lezione di legalità nella scuola “Padre Puglisi”
Una cinquantina di studenti della scuola media statale “Padre Puglisi” del quartiere palermitano di Brancaccio, accompagnati dalla preside e da quattro docenti, stamane sono stati in visita al Giardino della Memoria di via Ciaculli dove il Gruppo siciliano dell'Unci e l'Anm gestiscono un appezzamento di terreno confiscato alla mafia. La visita al sito è stata la conclusione di una giornata all'insegna della legalità e che ha visto il presidente del Gruppo siciliano dell'Unione cronisti, Leone Zingales, e i vertici della Guardia di finanza siciliana prendere parte a due appuntamenti: una lezione di educazione alla legalità nella scuola <Padre Puglisi> di via Francesco Panzera ed una visita guidata al Giardino della Memoria. Per l'associazione magistrati, il presidente della sezione distrettuale, Matteo Frasca, ha fatto pervenire un messaggio nel quale ha ringraziato i due alti ufficiali, a nome dell'Anm, “per avere dedicato ai ragazzi di Brancaccio un momento di riflessione e di legalità”.
Gli studenti, che hanno incontrato i due alti ufficiali ed il cronista nell'aula magna dell'istituto scolastico, hanno posto quesiti al generale Filippo Ritondale, comandante interregionale “Sicilia-Calabria”, al generale Ignazio Gibilaro, comandante delle Fiamme gialle siciliane, e allo stesso Zingales. La preside Angela Randazzo ha introdotto gli interventi ringraziando l'Unione cronisti “per avere organizzato l'evento” e la Guardia di finanza per avere accettato l'invito dell'Unci. Gli alti ufficiali hanno trattato diverse tematiche a cominciare da argomentazioni che riguardano proprio le Fiamme gialle: indagini bancarie, confisca dei beni, accertamenti patrimoniali.
Al Giardino della Memoria, i generali Gibilaro e Ritondale, e Leone Zingales hanno spiegato lo spirito con cui è sorto il Giardino. “E’ un luogo unico - hanno detto Gibilaro e Ritondale - dove cronisti e magistrati periodicamente piantano alberi dedicandoli a tutte le vittime della mafia. E volentieri interveniamo agli eventi di legalità organizzati qui a Ciaculli per le scuole siciliane”.
“Qui - ha aggiunto Zingales - Unci e Anm incontrano scolaresche che hanno voglia di conoscere la storia di tante vittime cadute per mano mafiosa. E se gli studenti conoscono ampiamente le storie di Falcone, Borsellino e Impastato, spesso non sono correttamente informati o sconoscono l'impegno profuso nella lotta alla mafia da investigatori come il colonnello Russo, il commissario Montana o il maresciallo Jevolella. E alla fine della visita tornano a scuola o a casa contenti di avere acquisito altra conoscenza, di avere appreso che nella lotta ai boss sono caduti altri uomini che, come Falcone, Borsellino ed Impastato, hanno creduto nei valori di giustizia e di legalità”.
Nel corso dell'incontro di Ciaculli sono state illustrate agli studenti anche le caratteristiche di alcuni degli alberi piantati in questi anni a cura del personale comunale che si occupa della manutenzione del sito.
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