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Attacco al settimanale Charlie Hebdo, 12 morti. Siddi: orrore e abominio, Fnsi e Ifj vicine ai colleghi

 E' salito ad almeno 12 morti, tra cui due agenti, e 20 feriti, di cui 4 molto gravi, il bilancio aggiornato dell'attacco contro la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi. Lo riferisce la polizia.
(PARIGI, 7 GENNAIO - AGI/REUTER)


IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA, FRANCO SIDDI
"Orrore e profonda indignazione per il vile e feroce assalto a colpi di kalashnikov alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi ad opera di terroristi. Un attentato alla libertà di informazione che, ad ora, è costato la vita a dodici persone e a non meno di venti feriti. Un vero abominio che condanna durissimamente e che, assieme alla Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) saprà essere vicina ai colleghi del settimanale così orrendamente colpiti e a tutti i giornalisti di Francia". Roma, 7 gennaio 2015

LA NOTIZIA: ATTACCO A SATIRA IRRIVERENTE CHARLIE HEBDO

Satirico e dissacrante, Charlie Hebdo, il settimane francese che ha spesso suscitato reazioni violente nel mondo musulmano, paga lo scotto della sua visione irriverente dell'Islam: sanguinoso attacco armato stamane nella sede del periodico, in pieno centro di Parigi. Intorno alle 10 di mattina, due uomini armati,incappucciati e vestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sede del periodico e hanno aperto il fuoco con armi automatiche (fucili kalashnikov e, secondo una fonte, anche un lanciarazzi) sui presenti. Li hanno sentiti urlare: "Il Profeta è stato vendicato". È stato un massacro: 12 morti, tra cui due agenti, una ventina di feriti e quattro di costoro sono gravissimi. Tra le vittime, il direttore Stephane Charbonnier, detto Charb, e altri tre colleghi vignettisti.
Il presidente, Francois Hollande, che ha convocato per le 14 una riunione urgente all'Eliseo per prendere le contromisure, ha parlato di "attentato terroristico di eccezionale barbarie: un attentato alla nostra liberta'".
I terroristi hanno aperto il fuoco: gli spari sarebbero durati pochissimo, pochi minuti appena, ma sono stati molto intensi. I due parlavano un pessimo francese: conoscevano i nomi dei giornalisti di Charlie Hebdo, che hanno gridato durante gli spari. Hanno anche lanciato invettive islamiste, come risulta da un video girato da un giornalista testimone.
Gli agenti sono arrivati molto rapidamente: l'auto della polizia e quella dei killer si sono confrontate in una strada adiacente e gli aggressori hanno aperto il fuoco contro la volante, crivellandola di colpi.
Poi i due sono fuggiti: hanno successivamente lasciato l'auto e con un'altra, a nord-est di Parigi, a Porte de Pantin hanno anche investito un pedone. Al momento, è in corso la caccia all'uomo.
Adesso tutta l'Ile de France è un stato d'allerta: è stato attivato il 'plan Vigipirate', il piano di sicurezza, al suo allerta massimo, quello attentati. "Abbiamo sventato altri attentati nelle ultime settimane", ha confermato il presidente francese.
La Casa Bianca ha espresso la sua "condanna nei termini più duri". Il premier britannico, David Cameron, ha parlato di "attacco barbarico: siamo al vostro fianco". "Orrore e sgomento" è stato espresso dal premier Matteo Renzi, che si è detto certo invece che "la violenza perdera' sempre contro la liberta' e la democrazia". Indignato anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che ha parlato di atto terroristico di "dimensione pazzesche".
E adesso il mondo occidentale si interroga sulla risposta.
L'ultimo tweet del settimanale, diffuso appena una decina di minuti prima della carneficina, irrideva proprio al 'califfo', quell’Abu Bakr al-Baghdadi, che con il suo Stato Islamico si è impossessato di larghe porzioni di territorio in Iraq e Siria e contro il quale una coalizione internazionale ha imbastito, da mesi, una campagna militare. (PARIGI, 7 GENNAIO - AGI)

charlie hebdo disegnatori uccisi

STRAGE PARIGI: ARTICOLO21, "GIORNALI E SITI PUBBLICHINO VIGNETTE E ARTICOLI CHARLIE HEBDO"
"Restiamo in attesa di una puntuale e attenta ricostruzione da parte delle autorità francesi ma ciò che è sicuro è che non si possono concedere alibi agli integralismi di qualsiasi natura che vogliono mettere in discussione le libertà e i diritti civili". Così Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21 sull'attentato di Charlie Hebdo a Parigi . "La satira deve essere libera di colpire in ogni direzione e non può e non deve mai subire attentati, limitazioni, censure. E se davvero questa redazione è stata colpita per le vignette e gli articoli pubblicati spetta a tutti noi dare ospitalità e visibilità a quelle vignette e a quegli articoli affinché coloro che hanno commesso questo orribile attentato possano capire che la libertà di espressione va difesa sempre dovunque e comunque". www.articolo21.org
FRANCIA: HOLLANDE SU LUOGO STRAGE, ATTACCO A LIBERTA' Un attacco alla libertà di stampa". Così il presidente francese Francois Hollande, parlando ai giornalisti davanti al luogo dell'attacco contro il giornale Charlie Hebdo. (PARIGI, 7 GENNAIO - ADNKRONOS)

STRAGE PARIGI: RENZI, ORRORE, VIOLENZA PERDE CONTRO LIBERTÀ
"Orrore e sgomento per la strage di Parigi, vicinanza totale a Francois Hollande e Anne Hidalgo in questo momento terribile. La violenza perderà sempre contro la libertà e la democrazia". Così il premier Matteo Renzi dopo la strage di Parigi. (ROMA, 7 GENNAIO - AGI)

FRANCIA: VATICANO CONDANNA ATTENTATO, ATTACCO A LIBERTA' DI STAMPA
Doppia condanna del Vaticano per la strage nella redazione parigina del giornale satirico 'Charlie Hebdo' che ha fatto dodici morti, fra i quali 10 giornalisti e 2 poliziotti, oltre a diversi feriti. Lo si apprende da fonti vaticane che fanno sapere che in Vaticano la condanna è duplice dal momento che l'attentato è stato un "atto di violenza" e un "attacco alla libertà di stampa". (CITTÀ DEL VATICANO, 7 GENNAIO - ADNKRONOS)
FRANCIA: ATTACCO A SETTIMANALE CHARLIE HEBDO, 11 MORTI
È salito ad almeno 11 morti, tra cui due agenti, il bilancio provvisorio di un attacco alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo' sul boulevard Richard-Lenoir, in pieno centro di Parigi. Charlie Hebdo, più volte finito nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del Profeta Maometto.Due uomini incappucciati e vestiti di nero sono entrati nella redazione e hanno cominciato a sparare con kalashnikov.Ci sono anche 10 feriti di cui 5 gravi. Lo riferisce la polizia francese. (PARIGI, 7 GENNAIO - AGI)
FRANCIA: KILLER HANNO URLATO "VENDICHEREMO IL PROFETA"
"Vendicheremo il Profeta": così avrebbero urlato i due aggressori incappucciati che un'ora e mezza fa hanno aperto il fuoco dentro la sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, facendo almeno 11 morti. Lo ha riferito un testimone alla radio France Info, ripresa dal quotidiano 20 Minutes. (PARIGI, 7 GENNAIO - AGI)
FRANCIA: PRIMA ATTACCO SU CHARLIE HEBDO VIGNETTA SU CAPO ISIS
Quindici minuti prima dell'attacco, il settimanale satirico Charlie Hebdo aveva pubblicato sul profilo Twitter una vignetta su Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato islamico (Isis). (PARIGI, 7 GENNAIO - AGI)
FRANCIA: ATTACCO CHARLIE HEBDO, HOLLANDE SUL POSTO
Il presidente francese, Francois Hollande, si sta recando sul luogo, in pieno centro di Parigi, dell'attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo.
Il suo ufficio all'Eliseo ha comunicato che per le 14 è stato convocata una riunione d'emergenza del governo. (PARIGI, 7 GENNAIO - AGI/REUTERS)
FRANCIA: MOLOTOV DISTRUSSE SEDE CHARLIE HEBDO NEL NOVEMBRE 2011
La sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo fu distrutta da un incendio provocato dal lancio di una molotov il 2 novembre 2011. L'attentato, che non provocò vittime, avvenne nel giorno in cui era stata annunciata l'uscita di un numero speciale dedicato alla vittoria elettorale degli islamisti in Tunisia."Maometto direttore responsabile di Charia Hebdo", si leggeva su un comunicato stampa che annunciava il numero, con un gioco di parole sulla legge islamica. (PARIGI, 7 GENNAIO - ADNKRONOS)
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