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Diffamarono Cristina Puglisi: due rinvii a giudizio ad Enna

L’Assostampa Enna comunica che la Procura ennese ha rinviato a giudizio per diffamazione coloro che avrebbero distribuito, l’anno scorso a febbraio, un volantino contenente insulti e attacchi ingiuriosi nei confronti della collaboratrice del Giornale di Sicilia Cristina Puglisi, dell’ex dirigente del commissariato di polizia di Nicosia Daniele Manganaro e di un ispettore di polizia. Il decreto di citazione a giudizio, chiesto e ottenuto dal pm Fabio Scavone, riguarda due nicosiani, individuati attraverso le immagini di alcune videocamere del paese e riconosciuti mentre distribuiscono, nei locali pubblici e nelle cassette delle lettere di più abitazioni, i volantini. Chi ha distribuito questo foglio, si ricorda – spetterà al Tribunale monocratico di Enna, a partire dal prossimo 19 maggio, giudicare se siano stati o meno i due imputati – accusava il commissario capo Manganaro, in pratica, di essere troppo duro nella repressione dello spaccio di droga e nel contrasto alla diffusione di alcolici; e la giornalista Puglisi di aver sempre pubblicato “fedelmente” l’esito delle operazioni di polizia. Fonti di polizia, nell’immediatezza, avevano fatto notare il tenore inqualificabile dello scritto, che contesta alla polizia e alla giornalista, apostrofandoli volgarmente, di aver semplicemente fatto “il proprio dovere”. Il segretario dell’Assostampa Enna Josè Trovato ricorda che la segreteria provinciale l’anno scorso ha organizzato una manifestazione, per ribadire solidarietà alla collega e esprimere indignazione per il volantino, invitando a Nicosia il presidente dell’Ordine dei Giornalisti e il segretario regionale dell’Assostampa. Trovato ha annunciato che il sindacato si costituirà parte civile al processo che si apre a maggio, assistito dall’avvocato Salvatore Timpanaro, come deliberato dall’assemblea provinciale del 1 marzo scorso, “perché l’offesa a Cristina – afferma Trovato – messa alla gogna in maniera proditoria, tramite un volantino anonimo, per aver semplicemente svolto il proprio diritto-dovere di cronaca, è un insulto a tutti i giornalisti di questa provincia”. E anche l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, ha annunciato il presidente Riccardo Arena, sta valutando l’opportunità di una costituzione di parte civile al processo.

Enna, 14 marzo 2014
La Segreteria

Tags: Enna

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