Assostampa Sicilia e Comune di Siracusa celebrano Mario Francese, 39 anni dopo il suo assassinio per mano mafiosa
Sono stati gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice” a scoprire la targa che, da questa mattina, indica il Giardino “Mario Francese” all’interno dell’area archeologica di Siracusa.
Così, la sezione locale dell’Assostampa, ha voluto ricordare il giornalista siracusano, ucciso il 26 gennaio del 1979 a Palermo, nel trentanovesimo anniversario della morte.
Alla cerimonia, voluta come ogni anno dal sindacato dei giornalisti e dal Comune di Siracusa, hanno preso parte, oltre al segretario provinciale Assostampa, Prospero Dente, il vice sindaco Francesco Italia, il vice Prefetto Filippo Romano, il segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Santo Gallo, il segretario regionale Assostampa Sicilia Alberto Cicero, il presidente regionale del GUS Francesco Di Parenti ed il fiduciario Unci Siracusa Francesco Nania.
L’anniversario, come sempre, ha riunito i rappresentanti delle forze dell’ordine, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, e, da quest’anno, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.
«Questo luogo è, da oggi, affidato a tutti voi – ha detto Prospero Dente rivolgendosi agli oltre cinquanta alunni arrivati – Fate in modo che lo conoscano i vostri genitori e i vostri compagni per conoscere Mario Francese e, soprattutto, il coraggio di un uomo, di un cittadino che si è fatto giornalista.
Imparate a disubbidire alla violenza e alle prevaricazioni; imparate ad applaudire i vivi, chi compie una buona azione, chi fa il proprio dovere o dimostra di voler fare le cose per bene.»
«Un giornalista con la schiena dritta, un uomo per bene – ha voluto sottolineare Santo Gallo portando anche il saluto di Giulio Francese, figlio di Mario e attuale presidente regionale dell’Ordine – Un collega che ha inteso il proprio mestiere come una missione. Un uomo rimasto legato anche alla sua città, Siracusa, dove tornava spesso e dove viene ricordato con grande affetto.»
«Bello condividere con tanti ragazzi questa giornata per noi sempre triste – ha detto Alberto Cicero – Mario Francese continua ad essere un esempio per i colleghi ma deve esserlo anche per tutti i cittadini.
Il suo ricordo è presenza costante per l’impegno quotidiano. Sia un riferimento per tutti.»
«Un vecchio adagio dice che “beato è quel popolo che non ha bisogno di eroi” – ha detto il vice Prefetto ai ragazzi della “Lombardo Radice” – ma essere eroe significa fare il proprio dovere, impegnarsi a scuola come nella vita di tutti i giorni. Francese è un esempio da seguire. Ognuno di noi provi ad essere eroe di questo tempo.»
«Mario Francese, con il suo esempio, ci ha lasciato un messaggio chiaro, valido sempre e per il futuro: bisogna credere in ciò che si fa non rinunciando mai alla propria libertà – ha aggiunto Francesco Italia, vice sindaco di Siracusa - Un momento emozionante che celebriamo in un luogo simbolico per Siracusa, a pochi passi del Teatro greco, al quale il Comune aderisce sempre con convinzione. Per quanto significativo l'esempio del giornalista siracusano, non possiamo dimenticare l'enorme tragedia che attraverso la sua famiglia, il segno profondo che la morte lasciò nella moglie e nei figli, in particolare in Giuseppe che fu l'artefice della ricerca della verità su quel delitto prima di togliersi la vita.
Pensiamo che gli eroi facciano grandi cose ma la società, per funzionare bene, ha soprattutto bisogno di gesti normali. Per essere eroi – ha concluso – non occorrono superpoteri ma, come Mario Francese, bisogna compiere il proprio dovere ogni giorno»
Una cerimonia chiusa con la scopertura della targa del giardino “Mario Francese” affidata a tre alunni e la benedizione del Rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, padre Aurelio Russo, anch’egli giornalista.
Nel pomeriggio, alle 17.30, una messa è stata celebrata nella chiesa del Sant’Angela Merici, in via Piazza Armerina, alla presenza della sorella di Mario Francese, signora Maria.
La segreteria
Assostampa Siracusa