Uffici stampa, Assostampa Siciliana: “Proseguono giungla e abusivismo a tutti i livelli e il presidente Musumeci non convoca il tavolo tecnico per mettere ordine al settore, come assicurato a luglio”
“Ci sentiamo delusi e traditi anche dal presidente della Regione Nello Musumeci che lo scorso 26 luglio, dopo l’incontro a Palazzo d’Orleans alla presenza anche dell’assessore Ruggero Razza, del segretario generale della presidenza della Regione Mattarella e dei vertici dell’Ordine dei giornalisti aveva assicurato di voler insediare, all’inizio di settembre, un tavolo tecnico per mettere ordine agli uffici stampa in Sicilia”. Lo afferma il segretario regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa, Roberto Ginex, unitamente ai componenti della Giunta esecutiva, del Consiglio regionale e ai segretari provinciali del sindacato unitario dei giornalisti.“Alla prospettiva di porre fine alla giungla del mondo degli uffici stampa pubblici siciliani – aggiunge Ginex - il presidente Musumeci preferisce alimentare la confusione che si è determinata in questi anni ritardando, oltre ogni limite, la convocazione del tavolo tecnico concordato in quell’incontro e che avrebbe dovuto definirsi entro Natale con il riordino di un settore che tanti posti di lavoro potrebbe offrire ai numerosi giornalisti disoccupati e inoccupati in Sicilia, se soltanto ci fosse una chiara e precisa volontà politica”
“Non passa giorno senza dover registrare violazioni della legge 150 e la mancata applicazione di quel sistema di norme di cui la Sicilia si è dotata prima di ogni altra regione italiana. Nei comuni, sindaci e assessori – sottolinea Roberto Ginex - recitano a soggetto ricorrendo ad ogni fantasiosa soluzione, chiedendo prestazioni professionali a titolo gratuito e sovrapponendo il piano dell’informazione istituzionale con quello della propaganda politica e della visibilità personale. Gli uffici periferici della Regione non sono da meno (è di pochi giorni fa un comunicato della soprintendente ai Beni culturali di Catania su una mostra al Monastero dei Benedettini) e persino l’assessore alle Autonomia locali Bernadette Grasso, che dovrebbe avere un ruolo da protagonista nel tanto promesso quanto atteso tavolo tecnico, in queste ore ha firmato un comunicato stampa sulla complessa vicenda della mobilità dei dipendenti regionali; comunicato fatto inviare dalla sua segreteria, così come avvenuto nel recente passato per altri assessorati”, osserva Ginex.
“Dispiace dover rilevare che, nonostante le dichiarazioni di disponibilità del presidente Musumeci, questo governo dal quale ci attendevamo una sensibilità radicalmente diversa – afferma Ginex - non abbia fatto segnare alcuna discontinuità rispetto alla gestione Crocetta che ha rappresentato il punto più basso nei rapporti tra Regione e giornalisti siciliani con conseguenze devastanti che viviamo ancora oggi. Sorge il sospetto – per non dire la certezza – che anche nella classe politica regionale prenda piede quella voglia di disintermediazione che si è ormai impadronita di alcuni leader nazionali e che segna un allontanamento rispetto ai principi della democrazia”.
“Gli uffici stampa pubblici, così come sono stati prospettati dalla legge 150 del 2000 (legge che a nostro avviso merita nel più breve tempo possibile una revisione) – aggiunge il segretario regionale dell’Associazione siciliana della Stampa - sono uno strumento al servizio della trasparenza e dei cittadini, affinché siano correttamente informati sull’attività delle istituzioni e ne possano giudicare l’operato. Su questi temi, a quasi un anno dall’esito elettorale regionale e pur comprendendo le criticità ed emergenze continue in cui è costretta a vivere la Sicilia, registriamo un sostanziale disinteresse nei confronti delle problematiche afferenti al lavoro dei giornalisti - disinteresse che non si riscontra per altre categorie - al di là di dichiarazioni formali e delle aperture al confronto rivelatesi finora sterili e senza risultati concreti”, conclude Roberto Ginex.